Le prugne, nelle loro numerose varianti e qualità, mostrano tutte le stesse proprietà nutrizionali, risultando poco caloriche e ricche di sali minerali. Le varietà di prugne che conosciamo si differenziano per il colore della buccia e della polpa, ma anche per la forma tonda o allungata, oltre che per la consistenza, che può essere secca o fresca.
Prugne gialle, viola, rosse e verdi variano davvero di poco dal punto di vista nutrizionale e calorico: 100 gr di prugne rosse hanno un apporto energetico pari 42 Kcal, mentre 100 gr di prugne gialle apportano circa 30 Kcal. Lo stesso vale per i valori nutrizionali, che si discostano davvero di poco da una varietà all’altra.
Tenete presente che l’apporto calorico delle prugne cambia in base al livello di maturazione del frutto: più la prugna è matura, più sarà elevata la presenza di zuccheri e calorie.
Le prugne hanno molte proprietà benefiche per il nostro organismo, visto che sono ricche di sostanze essenziali per il corpo umano. Esse possiedono una grande quantità di vitamine del gruppo A, C, E e K e una ricca dose di sali minerali, come rame, zinco, fosforo, calcio, selenio, potassio, sodio, manganese e magnesio.
La presenza di calcio e potassio rende le prugne un rimedio perfetto per rinforzare ossa e denti, rendendo questo frutto anche un alleato dell’osteoporosi. Inoltre le prugne contengono antiossidanti e risultano quindi perfette per combattere i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
Inoltre, le prugne sono ricche di fibre, sostanze che facilitano il transito intestinale aiutando il corretto funzionamento dell’intestino. Proprio grazie alle proprietà lassative delle prugne, esse sono utilizzate anche per curare la stitichezza. Le prugne sono anche un alimento indicato per lo svezzamento dei neonati poiché evitano al bambino fastidiosi problemi di stipsi dovuti al passaggio dal latte materno ad un’alimentazione più varia e diversificata.
Le prugne fresche, grazie all’elevato apporto di acqua al loro interno, donano anche un buon senso di sazietà, a differenza delle prugne secche che hanno molta meno acqua e un concentrato di zuccheri molto più elevato rispetto al frutto fresco.
Le prugne fresche e secche non sono prive di controindicazioni e per questo è opportuno evitarne il consumo in alcuni casi. Chi soffre di diabete, ad esempio, dovrebbe evitare di assumere prugne, soprattutto quelle secche, a causa della presenza di sorbitolo, sostanza che nelle persone diabetiche tende ad accumularsi. Anche in caso di diabete gestazionale durante la gravidanza e di allattamento è il caso di limitare il consumo di prugne secche.
Inoltre, le prugne secche sono da evitare per chi soffre di problemi gastrici a causa della presenza elevata di zuccheri che le rende acide e quindi capaci di aumentare il livello di acidità dello stomaco. Un consumo smodato di prugne, infatti, può causare problemi all’apparato digerente, provocando soprattutto diarrea e meteorismo.
Infine va specificato che di per sé le prugne non fanno ingrassare, ma se il consumo di prugne è continuativo e in grandi quantità allora ciò può essere causa di aumento di peso, soprattutto se si tratta di quelle secche, maggiormente caloriche.