Stretching a 360°: a cosa serve la ginnastica più soft del mondo
Può essere praticato al chiuso o all’aperto, in palestra o a casa propria, da soli o in gruppo, da giovani o anche in età più matura: lo stretching è un’attività dalle mille sfumature e dei mille benefici. Anche se si tratta a tutti gli effetti di una ginnastica dolce che si pratica a corpo libero, quindi senza l’utilizzo di attrezzi, ha sul nostro corpo notevoli vantaggi. Eccone alcuni!
Permette di mantenere giovani le articolazioni aumentando la loro mobilità e rallentando i processi di calcificazione tipici di artrosi e artrite.
Se praticato con regolarità, migliora la flessibilità di muscoli e tendini.
Aiuta a decontrarre i muscoli, soprattutto per chi fa un lavoro sedentario o con movimenti ripetitivi.
È fondamentale per scaldare i muscoli prima di un’attività sportiva più intensa come la corsa o il nuoto, può infatti aiutare nella prevenzione di traumi muscolari e articolari.
È perfetto per sciogliere i muscoli a fine allenamento e limitare i successivi dolori muscolari causati dall’accumulo di acido lattico.
Aiuta ad allentare le tensioni, non solo quelle fisiche ma anche quelle psicologiche: ha infatti un’azione anti stress che favorisce il rilassamento.
Permette di aumentare la capacità polmonare e di regolarizzare il respiro.
Come tutti gli sport anche lo stretching va praticato seguendo alcune semplici regole che permettono di aumentare i benefici senza rischiare danni fisici.
Praticatelo in modo regolare, meglio se tutti i giorni.
Iniziate in modo graduale e aumentate l’intensità dell’allenamento poco alla volta.
Non superate i vostri limiti: mantenete le posizioni di allungamento solo per alcune decine di secondi e regolate lo stretching in base alla vostra soglia del dolore.