Donne in cerca di una posizione stabile e di una carriera sicura che si nutrono quasi esclusivamente di lavoro, e più sono stressate, sfinite e ansiose, più rifiutano il cibo, con conseguente perdita di peso che in molti casi diventa causa di gravi problemi di salute.
Lavoro, casa, famiglia, scuola, bambini, commissioni, tutte cose per le quali spesso non bastano 24 ore, e saltare i pasti o trascurare se stesse, diventa l’unico modo per ottimizzare i tempi. Una nuova patologia alimentare che scaturisce da una situazione di disagio, che ormai riguarda una buona fetta della popolazione femminile.
La stressoressia è un fenomeno tipico dell’età contemporanea, che impone alla donna di conciliare i vari ruoli che le spettano, in casa e al lavoro, con conseguenti stati di ansia e stress che conducono inevitabilmente alla malnutrizione. Mamma, moglie, figlia, lavoratrice, tanti ruoli e poco tempo per gestirli, e così per loro il cibo diventa un lusso.
Attenzione, però, a non confonderla con l’anoressia, che è una malattia basata su gravi disagi psicologici, la stressoressia, invece, è una conseguenza dello stress che deriva a sua volta da un disagio sociale, che porta ad un rifiuto del cibo. In questo caso le donne non temono di ingrassare né vedono nell’alimentazione un ostacolo alla propria realizzazione estetica, la loro è un’esigenza di tempo che le spinge a saltare il pranzo o a sgranocchiare qualcosa davanti al pc durante le ore di lavoro.
La stressoressia è un disturbo alimentare, ma al contrario dell’anoressia, non porta né alla morte né ad atteggiamenti compulsivi nei confronti del cibo, e che va curata semplicemente con un po’ si buon senso.