Elaborare la perdita di una persona a noi cara non è mai semplice e le fasi del lutto sono dei momenti estremamente complessi da gestire. Secondo diversi studi, il tutto varia da persona a persona e non è detto che ogni fase sia uguale per tutti. Alcune possono essere più intense, altre possono essere precedute da emozioni totalmente diverse da quelle prefissate.
La psichiatra Kübler Ross elaborò nel 1969 la Teoria delle cinque fasi del lutto teorizzando il processo che porta ad elaborare la perdita:
Le emozioni provate in questi momenti così delicati sono decisamente altalenanti e si passa dallo shock, all’angoscia alla tristezza più ingestibile. Alcuni studiosi hanno notato che la presenza di sentimenti positivi nei 6 mesi successivi all’evento viene considerata come un segno di resilienza e associata a una prognosi positiva nella risoluzione del lutto.
Solitamente, il processo di lutto si elabora e risolve in 6-12 mesi in media, la scelta di rivolgersi ad uno psicologo rappresenta una soluzione per diminuire i tempi di elaborazione ed è quindi a discrezione, una scelta molto personale.
A volte però si verifica una situazione in cui non si riesce ad elaborare il lutto. In questo caso, ci si sente travolti da emozioni negative che non consentono di proseguire per la propria strada e danno il via a forme di comportamento disfunzionali, come un eccessivo coinvolgimento in attività legate alla persona scomparsa, evitamento del contesto sociale o isolamento e chiusura in un mondo fatto di pensieri e sogni riguardanti il defunto. Per tale ragione sarebbe opportuno ricercare aiuto da uno specialista che possa comprendere a pieno il proprio dolore. Solo affrontandolo si può superare, anche se a volte certe mancanze non si colmeranno mai. Un aspetto da tenere sempre a mente è che anche se quella persona non c’è più possiamo tenerla in vita con la memoria. Questo la rende immortale.
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