Riceviamo continuamente migliaia e migliaia di stimoli sensoriali, ma la nostra mente cosciente è in grado di percepirne solo una piccola parte. La maggior parte degli stimoli viene ignorata, perché la mente non ha il tempo di valutare tutte le informazioni che la raggiungono.
Definiamo attenzione: la messa a fuoco della mente su un particolare stimolo sensoriale, la temporanea importanza che la nostra mente dedica a una certa percezione. L’attenzione agisce dunque come un filtro che incanala le risorse mentali verso una porzione della realtà.
Quando l’attenzione viene usata in modo attivo su una porzione della realtà diventa concentrazione e dirige gran parte delle risorse mentali solo su quel compito che stiamo svolgendo. La concentrazione è dunque un aspetto dell’attenzione: è il mantenere a lungo l’attenzione su di un compito.
Mentre lo facciamo la nostra concentrazione è tale che non facciamo caso a quello che ci avviene attorno. Questo fenomeno viene chiamato cecità da inattenzione ed è maggiore quanto più concentriamo l’attenzione e tanto più ci sforziamo di ignorare ogni possibile distrazione. E’ stato studiato a lungo e dimostrato attraverso molti esperimenti, tra cui il famoso video di giocatori di basket tra cui a un certo punto compare un gorilla che balla. Normalmente è impossibile non notare un gorilla che balla tra giocatori di basket, ma se i soggetti del test si concentrano molto, per esempio nel contare i passaggi effettuati da una squadra, arrivano appunto a non vedere anche gli eventi più evidenti. La cecità è dovuta al limite della memoria a breve termine, che può conservare una quantità limitata di informazioni.
Concentrando l’attenzione selezioniamo in ogni istante gli stimoli sensoriali su cui lavorare e quelli da ignorare, applicando uno schema di priorità che abbiamo scelto in anticipo. Questo non funziona in modo efficace per gli stimoli simili a quello su cui siamo concentrati o per stimoli sensoriali estranei che attivano meccanismi primari come quelli di autodifesa.
Sempre più spesso al giorno d’oggi molte categorie di persone lamentano una difficoltà di attenzione e concentrazione. Si tratta di un fenomeno in parte organico (che peggiora con l’invecchiamento), ma spesso completamente psicologico che è fortemente correlato con l’aumentare dei livelli di stress del vivere quotidiano.
Fonte: Antiaging Club
www.antiagingclub.it