Lancette dell’orologio spostate un’ora indietro, e anche se ieri il cambio dell’ora un po’ a tutti è sembrato un vantaggio perché potevamo dormire un’ora in più del solito, forse non tutti sanno che esistono una serie di effetti collaterali e di piccoli disturbi che possono manifestarsi durate le prime settimane successive al cambiamento dell’orario. Molto spesso tendiamo a sentirci un po’ più irritabili del solito ma è molto frequente avvertire una strana e immotivata stanchezza, fiacchezza generalizzata e nervosismo inconsueto. Non preoccupatevi, tutta colpa del cambio dell’ora. Vediamo insieme quali sono i disturbi più frequenti e come tenerli a bada.
Nel passaggio all’ora solare i nostri abituali ritmi di sonno e veglia vengano alterati. Cosa che può comportare insonnia, sensazione di affaticamento o difficoltà a concentrarsi. In questi casi ciò che bisogna fare è riprogrammare il ciclo del sonno, per abituarci al nuovo cambio d’ora. Possiamo per esempio provare a mettere la sveglia sempre alla stessa ora anche nel weekend, almeno per queste prime settimane, o lasciare le tapparelle alzate per lasciarci svegliare dai primi raggi di luce. Per dormire meglio evitate di cenare troppo tardi o di consumare un pasto troppo pesante.
Stress e mal di testa frequenti sono soltanto alcuni degli effetti collaterali più diffusi dovuti al cambio dell’ora. Il senso di stanchezza inaspettato possiamo soltanto tenerlo a bada cercando di fare qualche pausa più del solito, ma non sarebbe male durante queste prime settimane incrementare leggermente l’attività fisica per stimolare la produzione di endorfine. Cercate inoltre di non andare a letto troppo tardi per regolarizzare i ritmi del sonno.
Vi capiterà molto spesso nei prossimi giorni, anche se svegliarsi di cattivo umore non è una prerogativa del cambio dell’ora. In questi casi, però, può anche subentrare una piccola fase di leggera depressione dovuta a un mal funzionamento della serotonina, insomma l’ormone del buonumore, potrebbe risentire della riduzione delle ore di luce. Una maggiore esposizione alla luce solare, quindi una passeggiata in spiaggia o all’aria aperta possono decisamente fare la differenza per il vostro umore. Inoltre possiamo anche intervenire sul piano alimentare introducendo nella nostra dieta quei cibi che notoriamente favoriscono la produzione di serotonina come banane, ananas, castagne, spinaci e semi di girasole e ovviamente i cioccolato.
Inappetenza, o al contrario, fame eccessiva immotivata, sono alcuni dei disturbi legati al cambio dell’ora. L’inappetenza è più diffusa tra coloro che non solo dormono poco, ma lo fanno anche male, alterando tutta una serie di ritmi naturali che possono provocare questo disturbo. Nel caso opposto, invece, il problema è dovuto alla fase di riassestamento che spesso ci costringe a rimandare i pasti e così la fame cresce e si accumula. Non allarmatevi: nel giro di pochi giorni il vostro appetito tornerà quello di sempre e, nel caso in cui non riusciate ad aspettare l’ora di pranzo o di cena, provate a fare qualche spuntino leggero per spezzare la fame.
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