Ogni donna nell’arco della vita, sia durante che dopo il periodo fertile, ha sicuramente avuto esperienza di percepire un cattivo odore a livello intimo; le condizioni che possono spiegare il disturbo possono essere molte e, anche a causa della conformazione anatomica, le donne sono sicuramente molto più esposte a questo tipo di fastidio rispetto al sesso maschile.
Un leggero odore vaginale è del tutto normale, così come sono fisiologici i cambiamenti che si avvertono nell’arco del ciclo mestruale e dopo i rapporti sessuali; anche la normale sudorazione può essere responsabile della presenza di un odore sgradevole, ma quando questo si trasforma diventando più forte e persistente potrebbe essere segno della presenza di un problema, soprattutto quando associato ad altri sintomi (come prurito, bruciore, irritazione o un’alterata secrezione).
La prima diagnosi è solitamente clinica, basata sulla rilevazione o meno della presenza di cattivo odore ed eventuali perdite vaginali. Gli altri esami utili alla formulazione della diagnosi, più o meno invasivi, sono: Tampone vaginale: mediante l’analisi dello striscio di materiale prelevato direttamente dalla vagina è possibile individuare e caratterizzare specifiche infezioni in corso.
Analisi del sangue: possono mostrare il rialzo dei globuli bianchi (soprattutto della serie dei neutrofili quando parliamo di un’infezione batterica) o aumento di alcuni indici di flogosi aspecifici come PCR o pro-Calcitonina.
I consigli per curare e prevenire il cattivo odore intimo sono:
N.B. Si raccomanda poi di evitare l’uso indiscriminato di lavande vaginali non prescritte, perché responsabili di alterazioni della flora batterica vaginale.
L’igiene intima con bicarbonato è uno di quegli antichi rimedi delle nonne che funziona sempre: in caso di pruriti, bruciori, infiammazioni la soluzione composta da acqua e bicarbonato di sodio, quello comune da cucina, sembra essere in grado di risolvere la situazione. Il bicarbonato, infatti, è un valido alleato per la prevenzione di infiammazioni e può sostituire il sapone nel momento in cui ci si sente più irritati e sensibili: basta aggiungerne un cucchiaio all’acqua calda raccolta in una bacinella e lavarsi con quella soluzione.L’igiene intima con bicarbonato può essere effettuata anche più di una volta al giorno, senza paura di esagerare ed è un ottimo igienizzante anche per i più piccoli. Un bagnetto con acqua tiepida e bicarbonato può essere utile per rinfrescare e per addolcire, soprattutto nel caso in cui siano presenti piccole irritazioni da pannolino. Questo tipo di igiene non ha controindicazioni, ma anzi: aiuta in caso di piccole perdite, bruciori e cattivi odori e permette di evitare l’uso di medicinali da banco o di lavande vaginali, spesso aggressive e poco utili.
Per evitare di avere problemi frequenti, è consigliabile comunque adottare dei comportamenti sani che non alterino il nostro sistema e che ci permettano di proteggere le parti intime: ecco alcuni consigli Per prevenire problemi di irritazioni, perdite e bruciori, bisogna rispettare l’igiene intima, soprattutto nel periodo del ciclo mestruale: è preferibile lavarsi con acqua fresca e una sola volta al giorno con un sapone dal Ph neutro, sciacquando molto bene ed asciugando con cura. È anche buona norma utilizzare biancheria intima non colorata di cotone e non troppo aderente. Anche lo stile di vita influisce molto sulle infezioni intime: stress, antibiotici, dieta poco bilanciata, tutti questi fattori possono rivelarsi deleteri per la salute intima e correggendoli si possono prevenire molti problemi.