Per qualcuno, ad esempio, i metodi contraccettivi naturali sono una buona soluzione, mentre per qualcun altro non lo sono affatto. Noi donne possiamo scegliere tra diversi metodi contraccettivi femminili valutando tutti i pro e i contro che il nostro medico ci aiuterà a capire.
Prima di adottare il metodo più opportuno è importante valutare una serie di fattori, come lo stato di salute generale, il numero di partner, la frequenza dei rapporti e i possibili effetti collaterali.
Il metodo contraccettivo dell’anello consiste nell’inserimento di un sottile e flessibile anello che rilascia il progestinico e l’estrogeno, impedendo l’ovulazione. L’anello vaginale, inoltre, ispessisce il muco cervicale, impedendo agli spermatozoi di raggiungere l’ovulo.
L’anello va appiattito tra il pollice e l’indice e inserito in vagina e deve essere portato per tre settimane consecutive: nella quarta settimana, libera dall’anello, si ha il ciclo mestruale. Terminate le mestruazioni si procede nuovamente con l’inserimento di un nuovo anello.
I vantaggi dell’anello vaginale sono molti: innanzitutto ha una altissima sicurezza contraccettiva, poi gli ormoni rilasciati, tramite la mucosa vaginale, entrano rapidamente nel circolo sanguigno senza passare attraverso il fegato e il sistema gastrointestinale; in questo modo il suo effetto non è influenzato da vomito e diarrea.
Va inserito e applicato per tre settimane consecutive e questo riduce il rischio di dimenticanze e assicura un regolar ritmo mestruale con una probabilità di spotting molto bassa.
Come per tutti i metodi, si possono verificare alcuni effetti collaterali che variano da donna a donna.
Innanzitutto si possono verificare tutti gli effetti collaterali della pillola; inoltre l’anello potrebbe favorire l’instaurarsi di infezioni batteriche in quanto un corpo estraneo potrebbe favorire il proliferare dei batteri, e provocare dispaureunia, cioè dolore durante i rapporti.
Il cerotto è un metodo contraccettivo ormonale che agisce per via transdermica rilasciando, sotto lo strato cutaneo, un mix di ormoni estrogeni e progestinici che, liberati costantemente e in modo graduale attraverso la cute, arrivano al circolo sanguigno e impediscono l’ovulazione.
Il cerotto aumenta lo spessore del muco cervicale, creando un ostacolo per gli spermatozoi, ai quali viene negato il passaggio nell’utero. Deve sempre essere applicato in una zona diversa da quella in cui è stato messo in precedenza per garantire il massimo dell’efficacia ed evitare l’irritazione della pelle. Tra i possibili effetti collaterali ci sono nausea, mal di testa, ingrossamento del seno, aumento ponderale.
Il cerotto è un metodo contraccettivo consigliato soprattutto in caso di intolleranze alimentari o in presenza di frequenti episodi di vomito e diarrea, in quanto non risente delle alterazioni dell’assorbimento gastrointestinale come avviene invece nel caso della pillola. Un altro vantaggio del cerotto è che non è necessario ricordarsi di assumerlo tutti i giorni e che rilascia una quantità costante di ormoni, senza picchi. Aiuta inoltre a combattere acne e ipertricosi.
La sua applicazione è però sconsigliata se la donna ha avuto trombosi, embolie, attacchi cardiaci, dolori al seno, ipertensione grave, tumori, diabete, malattie del fegato o cefalee di origine neurologica.
Il metodo contraccettivo del diaframma impedisce agli spermatozoi di raggiungere l’utero. Il vantaggio di questa tipologia è di non dare i tipici effetti collaterali dei metodi contraccettivi a rilascio ormonale e di poter essere utilizzato a piacimento, senza rispettare alcune scadenze.
Si tratta di un mezzo puramente meccanico che non interferisce con le normali funzioni dell’apparato riproduttivo, che può essere inserito alcune ore prima del rapporto senza interferire sul suo svolgimento e senza essere percepito sia dall’uomo che dalla donna.
Essendo un metodo contraccettivo di barriera e non a rilascio ormonale, il diaframma non ha gli effetti collaterali tipici di questi ultimi, come ad esempio aumento di peso, ingrossamento del seno e così via. Chi lo utilizza, inoltre, può inserirlo solo al momento del rapporto sessuale, ha una rapida reversibilità qualora di decidesse di rimanere incinta e non incide in alcun modo sulla fertilità.
Ci sono però degli svantaggi che rendono il diaframma sempre meno utilizzato. Innanzitutto è bene ricordare che non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili, inoltre non mette completamente al sicuro da una possibile gravidanza. Il diaframma, inoltre, va inserito in vagina qualche tempo prima di un rapporto, che quindi dovrebbe essere pianificato, rischiando così di rovinare l’intimità e la spontaneità all’interno della coppia.
La sua applicazione, infine, può risultare difficoltosa per le donne meno esperte; è poi comunque necessario che il ginecologo spieghi come inserirlo e rimuoverlo in maniera corretta.
Il metodo contraccettivo della spirale è un piccolo dispositivo che viene introdotto nell’utero femminile da un ginecologo, di solito durante la mestruazione, e lì lasciato per alcuni anni. Il funzionamento anticoncezionale consiste nell’impedimento della fecondazione o dall’ostacolo dell’impianto in utero dell’embrione.
Esistono la spirale a rilascio ormonale e la spirale di rame. Quella ormonale rilascia piccole quantità di progesterone che impediscono la fecondazione in modo molto simile alla pillola e all’anello. La spirale di rame esercita una forte azione spermicida grazie al rame che libera i suoi ioni impedendo la fecondazione e ostacolando la sopravvivenza degli spermatozoi. Essa rientra tra i metodi contraccettivi non ormonali a lungo termine.
I vantaggi della spirale sono molti, e forse il principale consiste nel fatto che non si ha il rischio di dimenticanze, come invece può accadere con la pillola. Inoltre assicura un rilascio ormonale lento ed efficace, che riduce anche il flusso mestruale nel caso della spirale ormonale. Sempre la spirale ormonale, poi, riduce alcuni disturbi mestruali e riduce il rischio di polipi dell’endometrio e iperplasie uterine; il suo effetto, infine, è rapidamente reversibile quando si desidera una gravidanza.
Ci sono però anche delle controindicazioni della spirale, che sono più o meno quelli della pillola: gonfiore al seno emicrania e gonfiore generalizzato.
In teoria la spirale può essere inserita nell’utero di tutte le donne in età fertile, ma ci sono alcune considerazioni di cui tenere conto: questo metodo contraccettivo è infatti più indicato per coloro che hanno già avuto almeno una gravidanza ed è sconsigliata per chi è soggetta ad infezioni vaginali per via dei batteri che si possono accumulare in prossimità della spirale e per chi è affetta da vulvodinia o infiammazioni a livello pelvico.
Tra i contraccettivi più noti e usati c’è ovviamente anche la pillola anticoncezionale, che combina piccole quantità di estrogeno e progestinico per inibire i cambiamenti ormonali che inducono l’ovulazione e quindi impediscono di fatto il concepimento.
E’ però importante utilizzarla in maniera corretta: la sua assunzione deve essere sospesa dopo 21 giorni per un intervallo di 7 giorni, durante i quali può manifestarsi una sorta di mestruazione chiamata “sanguinamento da sospensione”. Terminato questo periodo di 7 giorni si deve ricominciare ad assumere quotidianamente la pillola per un nuovo ciclo di 21 giorni.
E’ credenza comune quella che la pillola faccia ingrassare e causi ritenzione idrica; anche se è vero che questo tipo di contraccettivo può indurre una lieve tendenza alla ritenzione idrica in donne già predisposte, la Società Italiana della Contraccezione ha spiegato in un suo documento che questo è più che altro un falso mito. Pare poi che l’assunzione della pillola non influenzi l’umore e che, anzi, sia indicata anche per trattare la sindrome premestruale.
Una delle controindicazioni della pillola è legata alla circolazione venosa: alcuni studi hanno infatti rilevato che può essere un fattore predisponente per la formazione di trombi e coaguli.
Uno dei rischi della pillola anticoncezionale è legato alle malattie sessualmente trasmissibili; il contraccettivo infatti non esercita una protezioni contro malattie come Papilloma Virus e Aids e bisogna quindi proteggersi usando il preservativo.
Attenzione infine alla corretta assunzione: quasi tutti i casi di scarsa efficacia della pillola sono legati a dimenticanze e a problemi di assorbimento, causati ad esempio dall’assunzione di antibiotici.
Non è un metodo contraccettivo vero e proprio, ma Persona di Clear Blue consente di individuare i giorni in cui è più probabile rimanere incinta, permettendo di decidere se avere un rapporto ad alta probabilità di gravidanza o meno. Persona è facile da usare e non ha effetti collaterali: un semplice test dell’urina, infatti, monitora i cambiamenti ormonali e segnala i giorni in cui è più probabile rimanere incinta.
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