Tutti prima o poi si imbattono in un manipolatore affettivo, soggetti privi di personalità che si adattano alle circostanze e alla persona con cui hanno a che fare. Sono persone incapaci di provare empatia e genuino interesse nei confronti di un’altra persona, ma che sono in grado di mettere in piedi una strategia per affascinare la propria vittima. Ecco tutto quello che dovete sapere sui manipolatori affettivi, come riconoscerli e soprattutto come difendersi.
Il manipolatore affettivo è una persona molto affascinante, che sembra perfetta perché ogni volta dice sempre la cosa giusta o fa quello che vi aspettate; per un po’ almeno, perché il manipolatore affettivo, dopo aver ammaliato la propria vittima, cambia drasticamente carattere e atteggiamento. Come lo riconosciamo? È un soggetto difficile da inquadrare e che comunica attraverso il sarcasmo per nascondere l’ostilità oppure che ad un certo punto lascia spazio solo al silenzio, allo scopo di destabilizzare l’altro. Di solito si presenta come una vittima indifesa, una persona sfortunata che suscita compassione e conquista così le attenzioni degli altri, instaurando un regime di gelosia e possesso che inizialmente può anche piacere, ma che poi induce l’altra persona a continui sensi di colpa. Il manipolatore affettivo, in breve, cerca di rendere debole il proprio compagno. Purtroppo queste persone esercitano sugli altri una forte violenza psicologica e non perdono occasione per deludere aspettative e umiliare il proprio compagno. Lo fanno con cattiveria? Assolutamente sì, anche se in genere sono persone anaffettive ed egocentriche, che amano tenere gli altri in pugno rendendoli deboli e dipendenti e mettendo a repentaglio la loro autostima.
Non è affatto semplice difendersi da un manipolatore affettivo, altrimenti non cadremmo in queste trappole, ma per uscire “vivi” da una relazione con una persona del genere bisogna trovare la forza di fuggire, di comportarsi da egoisti, esattamente come farebbe un manipolatore affettivo, pensando prima alle proprie esigenze e la propria dignità, perché non si può stare con qualcuno che ci farà sempre sentire inadeguati. L’angoscia, la rabbia, la frustrazione sono tutti sintomi di una relazione perversa che è meglio interrompere. Con questi soggetti bisogna “tagliare” qualsiasi tipo di comunicazione perché sono inguaribili narcisisti e non cambieranno mai. Chiedere aiuto alle amiche più strette e alle persone a cui veramente stiamo a cuore è una buona strategia: piano piano riusciremo ad uscirne!
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