Uno studio condotto negli Stati Uniti d’America ha osservato un legame tra il consumo regolare di pesce e il cancro della pelle (che è pericoloso per la vita). Ne dà notizia il magazine australiano 9News.
Nel dettaglio, i ricercatori della Brown University hanno scoperto che i convolti nella ricerca che mangiano in media 42,8 grammi di pesce al giorno hanno il 22% in più di probabilità di sviluppare un melanoma maligno rispetto a chi mangia pesce solo di rado. Da sottolineare, però, che tale cifra non significa che i partecipanti abbiano mangiato pesce ogni giorno ma più di una volta alla settimana.
Secondo lo studio, inoltre, nei partecipanti che mangiano tonno è stata osservata una probabilità leggermente maggiore di sviluppare un melanoma maligno rispetto a chi mangia pesce fritto.
L’autore dello studio Eunyoung Cho sospetta che i contaminanti nei pesci possano essere alla base del rischio di cancro: “Ipotizziamo che i nostri risultati potrebbero essere attribuiti a contaminanti nei pesci, come bifenili policlorurati, diossine, arsenico e mercurio“, ha detto lo studioso.
E ancora: “Precedenti ricerche hanno scoperto che una maggiore assunzione di pesce è associata a livelli più elevati di questi contaminanti all’interno del corpo e ha identificato associazioni tra questi contaminanti e un rischio più elevato di cancro della pelle”.
Lo studio ha analizzato i dati di 491.367 adulti negli Stati Uniti. Ha preso in considerazione il peso, l’attività fisica, il consumo di alcol, caffeina e tabacco, nonché la storia familiare e i livelli medi di radiazioni UV nella loro area di residenza. I ricercatori hanno sottolineato che lo studio non ha tenuto conto di altri fattori di rischio, come il numero dei nei, il colore dei capelli, la storia di scottature solari e lo stile di vita.
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