Affrontare la malattia di un caro può essere difficile. Ecco una guida per comunicare con empatia e sostegno, evitando frasi inappropriate che potrebbero ferire.
Le migliori posizioni yoga per migliorare l’equilibrio
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Tulitasana, posizione della bilancia
La prima posizione yoga per mantenere l’equilibrio è Tulitasana, ovvero, la posizione della bilancia. Si può praticare in qualsiasi momento della giornata, ma per avere i maggiori risultati è molto importante essere a stomaco vuoto.
Vediamo come fare
- Partite dalla posizione in ginocchio
- Puntate i piedi a terra e portatevi sulle punte
- Aprite le ginocchia ed unite i talloni
- Rimanete con i glutei appoggiati sui talloni
- Portate le mani sulle ginocchia, rivolgete i palmi al cielo, ed abbandonate la tensione dalle braccia
- La schiena è dritta, e la testa spinge verso l’alto a tirare ed allungare la colonna
- Portate l’attenzione all’interno di voi stessi ascoltando il battito del cuore per un minuto circa.
- Ora spostate l’attenzione sul vostro respiro, rimanendo sui talloni, scaricando il peso sulle punte, mentre la testa spingendo in alto, allunga al centro la colonna
- Quando uscite dalla posizione scivolate all’indietro, sedendosi e lasciando le gambe distese davanti in posizione di Dandasana
- Massaggiate caviglie e gambe una alla volta.
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Vrksasana, posizione dell’albero
- Mettetevi in piedi, nella posizione della montagna
- Chiudete gli occhi e rimanete per qualche istante in ascolto del vostro respiro cercando di abbandonare tutti i pensieri
- Rilassate i muscoli delle spalle, del collo e del viso
- Fate in modo di avere i denti separati
- Portate l’attenzione all’appoggio dei piedi a terra e lentamente spostate tutto il peso del corpo sulla gamba destra
- Aprite le braccia lateralmente per aiutarvi a mantenere l’equilibrio
- Lasciate che le braccia siano morbide e le spalle rilassate
- Lentamente aprite gli occhi e fissate un punto a terra
- Sollevate il piede sinistro e piegate leggermente la gamba sinistra facendo in modo che il piede sia in corrispondenza del ginocchio destro ma senza appoggiarvi
- Rimanete in questa posizione continuando a fissare un punto a terra e portando l’attenzione al respiro
- Ripetete con l’altra gamba.
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Garudasana, la posizione dell’aquila
- Dalla posizione della montagna, iniziate piegando leggermente le ginocchia ed alzando lentamente il piede sinistro. Cercate fin da subito di trovare la stabilità nel piede d’appoggio e incrociate le gambe facendo passare quella sinistra sopra la coscia destra.
- Ora appoggiate e cercate di agganciare il piede sinistro dietro il polpaccio destro fissando con lo sguardo un punto davanti a voi
- Se non riuscite ad arrivare con il piede dietro al polpaccio destro, arrivate fino a dove riuescite
- A questo punto distendete le braccia parallele davanti a voi e incrociatele facendo attenzione che il braccio destro sia sopra quello sinistro. Se il piede d’appoggio è il destro allora anche il braccio più in alto dovrebbe essere il destro, e viceversa
- Ora piegando le braccia e alzando gli avambracci in alto, portandoli perpendicolarmente al pavimento, vi ritroverete con il dorso delle mani uno di fronte all’altro. Continuate l’intreccio delle mani fino ad arrivare a unire i palmi
- Non lasciate che il petto si chiuda e fate in modo che le scapole vadano verso il basso
- Matenete la posizione respirando profondamente cercando di aumentare il tempo ogni volta che lo fate
- A questo punto rilasciate gentilmente la posizione ed eseguitela dall’altro lato.
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