L’intestino è il fulcro del nostro apparato digerente. Esso svolge importantissime funzioni: assimila le sostanze nutrienti, le digerisce ed elimina quelle non utili al nostro organismo sotto forma di scorie. Ma l’intestino è anche uno dei principali sistemi ormonali presenti nel nostro organismo e possiede una propria rete di cellule nervose che rende fortissimo il legame tra la pancia e il cervello. Proprio in virtù di questo stretto rapporto, ansia, stress e stili di vita sbagliati possono influenzare il suo corretto funzionamento e favorire l’insorgenza di disturbi e patologie.
La stipsi è certamente uno dei più comuni e diffusi. Come è noto, la stitichezza è una condizione per la quale si avverte difficoltà o fastidio al momento della defecazione che, in assenza di specifiche patologie, può essere legata a numerosi fattori: transito intestinale irregolare, scarsa assunzione di acqua, squilibri nella flora batterica intestinale, abitudini alimentari e di vita scorrette, assunzione di farmaci (come antiinfiammatori, diuretici, antidepressivi e antiacidi), lesioni anali (ragadi o emorroidi) e interventi chirurgici. Il problema della stipsi è molto frequente in gravidanza, poiché le donne in dolce attesa subiscono dei fisiologici cambiamenti nelle funzioni organiche. Per le donne incinte, questo disturbo inizia ad insorgere tra l’11° e la 12° settimana e risulta ancora più accentuato dopo il 6° o 7° mese, associandosi anche a problemi durante l’evacuazione. Ma la stitichezza è molto frequente anche tra i bambini a causa di una scarsa idratazione, dieta scorretta o difficoltà e pigrizia legate all’utilizzo del vasino.
La sindrome del colon irritabile (IBS) è un altro dei disturbi più frequenti e diffusi e si presenta come una sensazione di dolore o fastidio addominale, unita a delle variazioni nella frequenza o nelle caratteristiche delle evacuazioni. Questa sindrome, infatti, può portare a situazioni di stipsi ma anche a situazioni diarroiche o miste (quando i due stati si alternano).
La prevenzione e la cura di questi disturbi passano, innanzitutto, attraverso un’alimentazione corretta ed equilibrata e al giusto apporto di acqua e di fibra. L’acqua è, senza dubbio, vitale e aiuta moltissimo ad evitare problemi in fase di espulsione delle feci.
È, inoltre, fondamentale assumere la giusta dose giornaliera di fibre (circa 25-35 gr al giorno), consumando cibi che ne sono ricchi, quali frutta, verdura e cereali. Spesso, però, i nostri stili di vita o la mancanza di tempo ci portano a trascurare questo fabbisogno. In questi casi è consigliabile l’assunzione di appositi integratori a base di fibre, come quelli a base di fibra di psyllium, indicatissimo anche per le future mamme e per i bambini di età superiore ai 3 anni.
Una corretta quantità di fibre aiuterà a ripristinare il normale funzionamento dell’intestino e contribuirà ad alleviare i dolori addominali e gli altri sintomi associati.
Accanto all’alimentazione resta fondamentale imparare a modificare le nostre abitudini: fare regolarmente attività fisica, andare in bici, nuotare ma anche semplicemente passeggiare è davvero importante per il nostro organismo. Allo stesso modo, evitare ritmi di vita frenetici, orari dei pasti estremamente irregolari, situazioni di stress o affaticamento, abusi di farmaci fornirà un ulteriore e preziosissimo contribuito alla vostra regolarità intestinale.