Molto tempo prima dell’apertura della prima sala scommesse o della prima puntata effettuata sulla corsa dei cavalli, l’uomo scommetteva; e la donna?
Potrebbe sembrare una battuta ed invece è il tema di questo articolo: le donne scommettono? Certo che sì, ma in quale misura? Più o meno degli uomini? Quali giochi preferiscono? E vincono di più o di meno? E corrono maggiori o minori rischi rispetto agli uomini di cadere nella dipendenza?
Nella società dei numeri e dei big data, non è difficile trovare materiale per rispondere a queste domande, soprattutto se, come effettivamente accade, sociologi, psicologi, economisti, epidemiologi si sono interessati e si interessano all’argomento e producono pagine e pagine di analisi dati e interpretazioni della realtà a tema gambling e dipendenza dal gioco.
Iniziamo dicendo che le donne giocano e scommettono meno degli uomini: a livello mondiale, il totale dei giocatori è suddiviso in un 64% di maschi e in un 36% di femmine.
Primo elemento interessante è che il “sesso debole” sembra essere meno sensibile alla pubblicità sul gioco d’azzardo (42% contro il 46% degli uomini), ma il dato si ribalta se la pubblicità passa su canali social (56% delle donne, contro il 50% degli uomini).
Un altro elemento importante è la motivazione che spinge uomini e donne a scommettere e a giocare alle slot machine o ai giochi da tavola e da Casino. Se per il maschio (con un tasso di risposta pari al 46%) quello che conta sono le strategie da adottare nel gioco e i rischi connessi al game stesso, per la donna puntare soldi significa socializzare e divertirsi con i giochi da Casino (45%) e con i giochi di parole (48%).
I tipi di gioco cui partecipano i due sessi sono diversi: se un maschio su tre scommette live durante le partite, questa quota scende ad una su dieci nel caso delle donne.
Gli studi, infine, mostrano chiaramente una netta prevalenza della dipendenza dal gioco tra gli uomini rispetto alle donne: essere uomo comporta un rischio maggiore di circa 2,5 volte di passare al gioco compulsivo e ad una forma di ludopatia (20% vs 7.8%).
Accanto a questo possiamo citare un altro dato fondamentale: i debiti da gioco per le donne sono tra 45.000 e 70.000 dollari più bassi rispetto a quelli degli uomini.
I dati appena visti rappresentano un sunto della situazione delle differenze tra uomini e donne nel gioco d’azzardo a livello globale. Ma cosa possiamo dire della propensione delle ragazze e delle donne italiane al gambling?
Anche nel nostro paese le donne giocano meno degli uomini (31% vs 21%), anche se il genere femminile si è avvicinato alle sale scommesse solo negli anni più recenti. Ha di certo contribuito anche la possibilità offerta dal web e dalla tecnologia: ne sono un esempio i casino online con licenza estera, ovvero delle piattaforme sicure, dove anche le giocatrici e i giocatori italiani possono iscriversi senza rischi per i loro dati personali e finanziari.
Tra i fattori che determinano una differenza di genere nel gioco d’azzardo c’è certamente la scelta del gioco cui partecipare: poker e blackjack sono appannaggio degli uomini, mentre le donne preferiscono slot machine, Bingo e lotterie.
Tra le giocatrici, poi, le più giovani preferiscono il gambling online e quello nelle sale scommesse, a fronte delle over 65 che frequentano invece tabaccherie, sale Bingo e, in misura minore, i centri scommesse.
L’immagine di una donna che scommette, in una società a predominanza maschile, non è molto diffusa: la tendenza è quella di pensare che non si tratti di un’attività femminile. Per questo motivo, le donne appassionate di gambling sentono gli occhi della società su di loro e tendono a mostrarsi il meno possibile, anche e soprattutto, purtroppo, nel caso in cui riscontrino dei problemi, come un gioco ossessivo o una vera e propria dipendenza.
Le motivazioni che spingono le donne a giocare in modo ossessivo, sviluppando una dipendenza, sono grossomodo le stesse degli uomini: fascino della vincita facile e del guadagno, magari per risolvere uno o più problemi finanziari a casa; curiosità per qualcosa di nuovo e diverso, etc.
Una volta che la donna inizia a giocare (così come l’uomo) sente euforia per la vincita ed entra in una momentanea fuga dalla realtà. Vi sono poi i casi ancora più particolari di chi sviluppa una ludopatia avendo già a casa una persona con la stessa dipendenza.
Qualche differenza tra uomini e donne sembra invece esserci sul piano delle manifestazioni dei sintomi della ludopatia, psichici e fisici.
Per le donne, il rischio di sviluppare patologie mentali, come l’ansia, la depressione e gli attacchi di panico, è maggiore; a volte, questi sintomi sono preesistenti allo svilupparsi della ludopatia e sono anzi uno degli elementi che portano il soggetto a cercare sicurezza e conforto nel gioco, pur se in modo sbagliato.
Quando la donna perde il controllo sul numero e sull’intensità delle giocate, inizia a diventare tesa e facilmente irritabile; tenta di smettere, senza riuscirvi. A questo punto, si manifestano tutte le conseguenze socio familiari: la donna tralascia i propri impegni, si mostra distratta sul lavoro, trascura i rapporti con i familiari e la cura dei figli…
I sintomi fisici sono altrettanto evidenti nella loro manifestazione: disturbi del sonno, mancanza di appetito, aumento di peso, stanchezza cronica, mancanza di energia, affaticamento, problemi cardiovascolari e disturbi gastrointestinali.
Non è raro, infine, che i ludopatici possano cadere nel consumo smodato di alcol o sostanze tossiche.