Oggi scopriamo insieme tutte le proprietà benefiche dell’inositolo, conosciuto anche come Vitamina B7, una molecola che è possibile integrare attraverso l’alimentazione. Dunque cerchiamo di capire in che modo l’inositolo fa bene alla salute e in quali alimenti possiamo trovarlo.
È una molecola molto comune che si trova in moltissimi degli alimenti che consumiamo quotidianamente: basta semplicemente seguire una dieta sana ed equilibrata per assumerne ogni giorno una quantità sufficiente. I cibi che apportano maggiori quantità di inositolo sono:
In realtà esistono diversi tipi di inositolo e ognuno svolge una funzione differente, anche se sicuramente tra i più importanti c’è il mionositolo, che apporta tanti benefici a cervello e muscoli ed è in generale responsabile della salute e dei processi cellulari.
Secondo alcuni studi, l’inositolo sarebbe in grado di controllare gli attacchi di panico e di migliorare la salute di chi soffre di disturbi ossessivi compulsivi, non è un caso che tantissimi medici comincino a prescrivere integratori a base di tale sostanza a pazienti che soffrono di questo genere di patologie. Pare inoltre che questa sostanza sia in grado di migliorare la fertilità delle donne che soffrono di disturbi connessi all’ovaio policistico.
L’inositolo, a quanto pare, migliora anche la salute dei capelli stimolandone la crescita. È in grado di ridurre il grasso in eccesso, per cui secondo i produttori di integratori sarebbe in parte un buon rimedio contro l’obesità, a patto però che il soggetto segua uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata. Fa bene alla pelle, contribuisce a mantenerla giovane e sana e previene malattie come l’eczema e la psoriasi. Migliora inoltre la memoria e la lucidità mentale ed è un efficace rimedio contro ansia e depressione.
Proprio di recente, da un nuovo studio presentato a Firenze in occasione di un congresso mondiale di ginecologi e pediatri, è emerso che l’inositolo nelle donne affette da PCOS, sindrome dell’ovaio policistico, è in grado di migliorare la qualità ovocitaria e di conseguenza la fertilità, motivo per cui l’inositolo è stato ribattezzato “molecola della fertilità”.
Secondo questo studio condotto da professore Vittorio Ubfer e John E. Nestler, il 50% delle pazienti che ha assunto questa molecola è tornato ad ovulare dopo mediamente un mese; nella maggior parte dei casi, inoltre, il ciclo mestruale si è regolarizzato nell’arco di 3 mesi e il 55% di queste donne è anche riuscita ad avere una gravidanza spontanea.
E’ difficile individuare le controindicazioni dell’inositolo, poiché in realtà non ci sono grandi studi scientifici, per cui gli effetti collaterali fino ad ora individuati sono poi abbastanza comuni e non sempre distinguibili o facilmente associabili. In caso di sovradosaggio è possibile che si manifestino sintomi come nausea e mal di stomaco, vertigini e sensazione di stanchezza. Non è stata segnalata nessuna interazione con eventuali farmaci, ma è bene consultare il proprio medico specialmente se siete in dolce attesa o state allattando.
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