E’ una malattia sessualmente trasmissibile causata dal batterio Chlamydia trachomatis, che infetta gli organi dell’apparato genitale e urinario, e si trasmette generalmente attraverso lo sperma e i liquidi vaginali durante un rapporto sessuale. La clamidia può essere curata con una terapia antibiotica ma spesso rimane asintomatica e questo potrebbe rivelarsi un problema poiché, se non curata, questa infezione potrebbe anche causare infertilità.
La clamidia a causa della sua natura spesso asintomatica può durare settimane o mesi prima che possa essere casualmente individuata. Nelle donne in generale i sintomi dell’infezione da clamidia sono per lo più i seguenti:
In molti casi la clamidia causa soltanto sintomi di media entità, o può rimanere addirittura asintomatica, ma non va comunque sottovalutata, anzi se non curata con una terapia adatta la sintomatologia potrebbe notevolmente aggravarsi, causando, ad esempio, un’infiammazione cronica della pelvi e nel caso più grave essere causa di infertilità.
Anche negli uomini la clamidia può rivelarsi particolarmente dolorosa. I sintomi comprendono perdite e bruciore durante l’orinazione, e anche in questo caso se l’infezione non viene curata la clamidia può anche causare epididimite, un’infiammazione dei condotti nella zona retrostante i testicoli. Anche l’uomo è a rischio di infertilità.
Indubbiamente è una patologia altamente contagiosa che si trasmesse attraverso il seme e le secrezioni vaginali, quindi durante i rapporti sessuali. Nel caso in cui alla paziente venga diagnosticata la clamidia, tutti i suoi partner sessuali saranno costretti a sottoporsi a una terapia antibiotica anche se non manifestano alcun sintomo.
La clamidia può essere accertata tramite un apposito tampone che rivela la presenza del batterio. Può essere curata facilmente con gli antibiotici, a patto però che venga individuata in tempo, e come già detto, se non viene trattata adeguatamente può essere causa di complicazioni anche molto serie. Con la giusta cura farmacologica i sintomi possono sparire in pochi giorni, ma questo non significa assolutamente che la patologia sia effettivamente passata o che possiate ricominciare con i rapporti non protetti. Anche gli eventuali partner dovranno essere informati, nonostante l’imbarazzo della cosa, ed eventualmente sottoporsi alla cura.