Il fruttosio fa male? Ecco tutto quello ce c’è da sapere e dove si trova

di Claudia Scorza


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Chi di voi sa cos’è il fruttosio e quali sono le sue proprietà? Il fruttosio è un monosaccaride che ha la stessa formula chimica del glucosio, ma con una disposizione diversa degli atomi. È uno zucchero semplice e insieme al glucosio forma lo zucchero che comunemente usiamo ogni giorno.
La sua grande diffusione è dovuta al suo basso indice glicemico, pari a 19-23, in confronto al glucosio (100) e al saccarosio (59) e per questo è sempre stato preferito da chi segue diete dimagranti e dai diabetici di tipo II.

Tuttavia sono tanti i dubbi e le perplessità sorte negli anni sui benefici di questo zucchero e per questo capita spesso di chiedersi: il fruttosio fa male? Ecco tutto quello ce c’è da sapere e dove si trova per avere tutti gli strumenti per compiere una scelta consapevole.

Il fruttosio che troviamo nei prodotti ad uso commerciale è ottenuto dalla frutta o attraverso la conversione del glucosio presente nell’amido di mais attraverso una reazione chimica, detta isomerizzazione. Di solito è presente in grandi quantità nella frutta e nel miele, ma anche nei prodotti dolciari da forno, soprattutto se di tipo industriale e spesso a nostra insaputa. Inoltre, il fruttosio può essere usato in quantità inferiore rispetto al glucosio perché ha un alto potere dolcificante.

Tra i vantaggi del fruttosio c’è sicuramente il suo potere dolcificante, superiore di circa il 33% a quello del glucosio e doppiamente superiore rispetto a quello del saccarosio. Inoltre il fruttosio è un conservante naturale poiché, grazie alla capacità delle sue molecole di attirare molta acqua, questo zucchero inibisce la formazione di muffe.

Tra i contro del fruttosio, invece, c’è l’innalzamento dei lipidi nel sangue con il conseguente accumulo di grasso. Quindi non è vero che si tratta di uno zucchero “dimagrante” poiché, se consumato in eccesso, il fruttosio può provocare aumento di peso. Da non sottovalutare anche la possibilità di un aumento dei trigliceridi nel sangue in seguito ad un consumo compreso tra i 40 e i 50 grammi al giorno.

Inoltre, il fruttosio può portare ad un eccesso di acido urico, una molecola tossica che può provocare disturbi di salute come la gotta, causata proprio dall’accumulo di acido urico nelle articolazioni. In alcuni casi, poi, l’eccesso di fruttosio può determinare meteorismo, con la formazione di gas intestinali causati dalla saturazione dei trasportatori del fruttosio nell’intestino.

Per evitare i danni da eccesso di fruttosio ed allontanare la possibilità che il fruttosio faccia male al nostro organismo, è necessario limitare il consumo di zuccheri semplici durante la giornata, tenendo presente che un uso moderato di fruttosio come sostituto dello zucchero tradizionale aiuta a mantenere costante la glicemia, risultando privo di effetti collaterali.

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