Esistono vari tipi di herpes, e una delle più comuni è sicuramente quella labiale, c’è poi quella più temuta che è quella ai genitali, in ogni caso non esiste una cura generica per l’herpes, cure e rimedi variano in relazione alla tipologia.
La più diffusa è certamente Herpes labiale, in Italia ad esempio una persona su tre dichiara di averne sofferto almeno una volta nella vita, e molti di loro, purtroppo, ne subiscono la comparsa ciclicamente, mediamente un paio di volte l’anno.
L’agente responsabile di questa patologia è l’Herpes Simplex virus di tipo 1, e il 90% della popolazione ne è portatrice: anche una persona che ha contratto l’herpes una sola volta, conserva questo virus all’interno dell’organismo in una fase di latenza, e successivamente in presenza di un certo tipo di fattori, torna a manifestarsi con cadenza ricorrente.
L’herpes labiale ha un periodo di incubazione di dieci giorni, e la prima volta si presenta con febbre e faringite erimatosa seguita da un’eruzione vescicolare nel cavo orale e sul labbro, che successivamente danno luogo a piccole ulcere di colore giallastro. Al termine dell’infezione il virus rimane in uno stato latente, e nelle successive manifestazioni interessa soltanto le labbra e raramente l’interno della bocca.
Nella maggior parte dei casi il primo contatto con il virus avviene nei primi anni di vita, probabilmente a causa del contagio tramite qualcuno che ne è affetto. Le volte successive può dipendere da una vasta gamma di fattori, magari concomitanti:
Molti casi, specialmente negli adulti, possono essere asintomatici, nei casi sintomatici invece l’infezione può manifestarsi con vari sintomi anche se la più comune è la gengivostomatite erpetica, molto frequente in età pediatrica. La fase peggiore è quella delle vescicole ulcerose che negli adulti provocano una certa tensione emotiva: essenzialmente vergogna. Segue poi la fase in cui le ulcere si seccano e rimane qualche crosticina, in questa fase l’herpes non è più contagiosa.
Il virus dell’herpes labiale è molto contagioso e si trasmette per contatto diretto con una persona affetta oppure tramite la saliva di portatori sani. Quindi tramite lo scambio di effusioni ma anche utilizzando le stoviglie di una persona infetta, un bicchiere o una forchetta ad esempio.
In questi casi viene vivamente consigliato di utilizzare un agente antivirale in grado di bloccare l’infezione e la moltiplicazione del virus. In questo caso i farmaci più utilizzati sono Aciclovir, uno dei più conosciuto è Zovirax, e Penciclovir come il Vectavir.
Nel caso in cui l’infezione fosse in fase inziale è possibile ricorrere ad una serie di rimedi naturali che potrebbero alleviare fastidio e dolore. In questo caso ottimi i rimedi della nonna come succo di limone, che brucia tantissimo ma è molto efficace contro l’infezione, in alternativa aceto di mele, ghiaccio, burro cacao specialmente in caso di clima molto rigido, oppure ancora pomate alle erbe che possono consigliarvi o in parafarmacia o in erboristeria.