Quando termina il ciclo mestruale e questa cosa si protrae per un arco di tempo considerevole, si manifesta l’inizio della menopausa. Una donna è ritenuta in menopausa quando sono trascorsi 12 mesi dall’ultima mestruazione.
All’età di 50 anni circa una donna entra in menopausa. Ma non è una regola universale: il range è tra i 48 e i 52.
Le vampate di calore e la sudorazione notturna sono tra i sintomi più manifesti. Aumenta considerevolmente la temperatura corporea e durante la notte può causare sudorazione.
E’ importantissimo consultare un medico se si presentano questi sintomi. Può esserci ache l’emicrania e le altre forme di mal di testa possono peggiorare con le fluttuazioni ormonali.
La riduzione dei livelli di estrogeni si traduce in un assottigliamento del rivestimento mucoso della vagina, con conseguente compromissione della corretta lubrificazione, che comporta secchezza della vagina, un sintomo che può rendere molto dolorosi i rapporti sessuali.
E’ necessario consultare uno specialista per trovare le soluzioni più consone per “ammorbidire” i tessuti vaginali, rendendo più agevole il rapporto sessuale.
In alcuni casi, lo specialista può consigliare l’utilizzo locale di pomate a base di testosterone (che aumenta la libido, favorendo, tra le altre cose, una maggiore lubrificazione).
Del tutto recentemente è stato poi introdotto l’utilizzo di un particolare tipo di Laser nella terapia della atrofia vaginale. Si tratta però di una terapia costosa e non ancora del tutto validata dal punto di vista dei risultati, che va suggerita dal ginecologo quando le altre terapie non hanno sortito gli effetti desiderati. Lo suggerisce la dottoressa Elena Zannoni, specialista in Ginecologia e Medicina della riproduzione in Humanitas. Lo riporta il sito stesso.
La pelle può apparire secca, spenta e poco elastica. Bisogna tenere sotto controllo l’idratazione bevendo tanta acqua.
I capelli spesso si assottigliano, diventano fragili e vanno incontro a maggior caduta. Anche in questo caso è consigliabile chiedere consiglio a uno specialista, per individuare il rimedio più appropriato.
Anche l’aumento del peso gioca un ruolo fondamentale in questa fase della vita di una donna. La diminuzione degli estrogeni comporta infatti un cambiamento del metabolismo basale con minor dispendio calorico e conseguente aumento ponderale e ridistribuzione del grasso corporeo.
In questi casi
è necessario, salvo rari fortunati casi, ridurre l’apporto dietetico e aumentare l’esercizio fisico. Non esistono pillole miracolose per questo problema e questo va detto chiaramente alle nostre pazienti. Preso atto delle modificazioni corporee che fanno parte del passare dell’età, la donna deve intraprendere uno stile di vita che le permetterà di mantenere una fisicità piacevole, pur iniziando il fisiologico processo di invecchiamento.
Questa fase le ovaie, non possedendo più ovociti, giungono al loro esaurimento funzionale. Termina quindi la produzione degli estrogeni, ovvero gli ormoni sessuali femminili. La menopausa è preceduta da un periodo (detto “premenopausa” o “età transizionale”) nel quale si assiste a una produzione alterata degli stessi estrogeni e che generalmente è caratterizzato da irregolarità mestruali conseguenti al declino progressivo dell’attività ovarica.
La fluttuazione e il successivo calo dei livelli degli estrogeni possono innescare una serie di cambiamenti fisici e psichici, i cosiddetti sintomi della menopausa.
Alcuni controlli medici potranno sembrare noiosi, ma permettono alla donna in menopausa di vivere tale fase della propria vita in salute e benessere.
Tra gli esami importanti da effettuare troviamo: