Gardnerella vaginalis: cause, sintomi e cura della vaginosi batterica

di Danila


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Parliamo di vaginosi batterica in tutti quei casi in cui la normale flora batterica perde il giusto equilibrio e determinati batteri iniziano a proliferare a dismisura. Tra questi c’è anche la gardnerella vaginalis. Perdite insistenti e prolungate, prurito, bruciore e cattivo odore sono tra gli indizi da tenere in considerazione in caso di vaginosi batterica, che è tra le infezioni più comuni che colpiscono le donne, mentre l’infezione da gardnerella nell’uomo è molto più rara e di solito è anche asintomatica.

Cause della vaginosi batterica

Lo squilibrio della flora batterica, e l’incremento numerico dei microrganismi che causano la vaginosi può essere provocato da una vasta gamma di fattori che vanno dalla scarsa igiene all’uso di antibiotici, o ancora l’infezione potrebbe dipendere da un eventuale squilibrio del pH, che consente ai batteri più forti di attecchire e moltiplicarsi. La vaginosi batterica è molto diffusa tra le donne attive sessualmente, soprattutto dopo un primo contato con un nuovo partner. In tal caso il preservativo potrebbe sicuramente rivelarsi efficace, al contrario degli spermicidi, che invece pare aumentino le possibilità di trasmissione. In realtà non esistono però prove incontrovertibili che dimostrino che i batteri della vaginosi vengano trasmessi tramite rapporto sessuale, considerato che molte ragazze vergini ne hanno sofferto di frequente.

Sintomi della vaginosi batterica da gardnerella

Il primo sintomo sicuramente è il cattivo odore: è intenso, acido e si nota immediatamente ed è totalmente diverso rispetto a quello delle comuni perdite o di altre infezioni vaginali. Possono anche presentarsi rossori, bruciori, irritazioni, tutti sintomi che potrebbero far pensare anche ad altre patologie come la candida, un’infezione sintomaticamente simile ma totalmente diversa, che di conseguenza richiede cure appropriate. Motivo per cui, in caso di tali sintomi, è consigliabile rivolgersi a un ginecologo, che potrà diagnosticare esattamente il tipo di infezione con un semplice pap test.

La gardnerella potrebbe anche regredire da sola, ma sarebbe comunque il caso di fare sempre una cura. Gli uomini di solito non hanno necessità di curarsi, dato che nel loro caso l’infezione è rara, ma ci sono ginecologi che preferiscono curare entrambi i partner per evitare che la donna possa rimanere nuovamente contagiata. Un modo, in pratica, per prevenire eventuali recidive. In generale la  gardnerella può essere curata con gli antibiotici e con una terapia a base di ovuli, con possibili variazioni in relazione al caso. Inoltre, come molte altre  infezioni vaginali,  può ripresentarsi anche dopo la terapia, ecco perché sarebbe il caso di ripetere il pap test dopo qualche tempo.

Prevenzione

In tutti i casi di infiammazioni intime prevenire è sempre meglio che curare, soprattutto per evitare le recidive, che sono sempre molto frequenti. In realtà non ci sono dati certi, per cui non è semplice prevenire la vaginosi da gardnerella, ma a quanto pare molto spesso è collegata alla presenza di un nuovo partner maschile, o alla compresenza di diversi partner. L’unico modo per prevenirla è praticando sesso sicuro e protetto, oltre ovviamente a una corretta igiene intima e all’assunzione dei farmaci prescritti dal medico anche se i sintomi sono praticamente scomparsi.

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