Dormire bene allunga la vita. A dirlo è una nuova ricerca dell’Università di Harvard, presentata in anteprima dall’American College of Cardiology (ACC). Un buon sonno ha evidenti benefici a lungo termine, ma solo se il nostro riposo notturno presenta 5 ben precisi fattori di qualità.
Secondo i ricercatori, chi riesce a soddisfare tutti questi cinque criteri, ha il 30% in meno di probabilità di morire per un qualsiasi motivo, rispetto a chi non ne soddisfa uno o nessuno. Ma quali sono questi famosi fattori di qualità?
Queste caratteristiche del sonno, ha spiegato il co-autore dello studio Frank Qian, ricercatore clinico presso la Harvard Medical School e medico di medicina interna presso il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, possono allungare la vita anche di cinque anni.
Gli studiosi hanno appreso che l’8% delle morti può essere attribuito a cattive abitudini di sonno. Il soddisfacimento di tutti e cinque i criteri di sonno riduceva del 19% il rischio di morire per cancro. La nuova ricerca verrà presentata in occasione del Congresso Mondiale di Cardiologia a New Orleans, in Louisiana, il prossimo 6 marzo.
Quasi un terzo degli adulti, negli Stati Uniti, non dorme le 7-8 ore raccomandate dal Centers for Disease Control and Prevention – CDC. È vero che molti studi, fino a oggi, si sono concentrati sulla durata del sonno, ma spesso i comportamenti relativi al sonno sono stati trascurati. Questo studio di Harvard è il primo ad esaminare come le abitudini del sonno influenzino l’aspettativa di vita.
La ricerca ha incluso i dati di 172.321 persone con un’età media di 50 anni tra il 2013 e il 2018: i partecipanti hanno preso parte al National Health Interview Survey, un sondaggio annuale sulla salute generale dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e del National Center for Health Statistics che include domande sul sonno.
Il team di ricerca ha collegato i dati ai record del National Death Index: in questo modo, ha approfondito il legame tra i fattori del sonno delle persone e le cause della morte.