La ludopatia in famiglia è un disequilibrio notevole che mina completamente la serenità del nucleo. La dipendenza dal gioco d’azzardo è una patologia che può colpire persone di qualsiasi range d’età. Che sia la moglie, il marito o i figli stessi poco importa: è difficilissimo in ogni caso venirne a capo, ma sono persone che necessitano del giusto aiuto. Il gioco “passivo” coinvolge, per ogni giocatore, tra le 5 e le 7 persone. Ma come aiutare chi è affetto da questa dipendenza, soprattutto se si trova in un contesto familiare?
Nel DSM-5 il GAP è definito come un “comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo. Questo porta a disagio o compromissione del funzionamento individuale clinicamente significativi”. Per diagnosticare la ludopatia devono essere rilevate quattro (o più) delle seguenti condizioni entro un periodo di 12 mesi:
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Quando si tratta di queste persone così vulnerabili, anche i legami familiari possono essere compromessi perché entrano in gioco bugie per giustificare quanto accade. I centri di cura statali e privati provano a ricucire i legami fra i coniugi e i figli. Non è semplice perché ci vuole estrema comprensione da entrambe le parti; ma possono essere istruiti da personale esperto per quanto riguarda i comportamenti da mantenere.
Sembrerebbe che ci sia un forte legame fra la dipendenza dal gioco d’azzardo e la violenza entro la famiglia. Da uno studio dell’Università di Melbourne, in Australia, emerge come una buona metà dei familiari di giocatori ‘problematici’ hanno riferito episodi di violenza nella propria famiglia negli ultimi 12 mesi.
Gli stessi giocatori hanno ammesso di avere una tale frustrazione dai problemi di gioco del partner o di altro familiare, da arrivare a di sfogarsi picchiando i figli. Lo studio guidato da Alun Jackson, direttore del Problem Gambling Treatment Research Centre fotografa un quadro inquietante: la frustrazione causata da un familiare ludopatico induce una persona su cinque a commettere violenza contro il giocatore o contro i figli. Molte di queste persone, come atto di disperazione, ricorrono alla violenza per cercare di cambiare la situazione. Ad esempio una madre ludopatica può subire violenza dal partner in preda all’esasperazione e poi trasferisce quella violenza sui figli.
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