Ludopatia in famiglia, come aiutare una persona con questa malattia

di Alice Marchese


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La ludopatia in famiglia è un disequilibrio notevole che mina completamente la serenità del nucleo. La dipendenza dal gioco d’azzardo è una patologia che può colpire persone di qualsiasi range d’età. Che sia la moglie, il marito o i figli stessi poco importa: è difficilissimo in ogni caso venirne a capo, ma sono persone che necessitano del giusto aiuto. Il gioco “passivo” coinvolge, per ogni giocatore, tra le 5 e le 7 persone. Ma come aiutare chi è affetto da questa dipendenza, soprattutto se si trova in un contesto familiare?

Cos’è la ludopatia?

Nel DSM-5 il GAP è definito come un “comportamento problematico persistente o ricorrente legato al gioco d’azzardo. Questo porta a disagio o compromissione del funzionamento individuale clinicamente significativi”. Per diagnosticare la ludopatia devono essere rilevate quattro (o più) delle seguenti condizioni entro un periodo di 12 mesi:

  • Bisogno di giocare quantità crescenti di denaro per ottenere l’eccitazione desiderata.
    Irrequietezza o irritabilità se si riduce o si sospende il giocare.
  • Ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere di giocare.
  • Presenza di pensieri persistenti inerenti il gioco (es.: la persona ha pensieri persistenti, rivive passate esperienze di gioco, analizza gli ostacoli e pianifica la prossima giocata, pensa ai modi di ottenere denaro con cui giocare, etc…).
  • La persona gioca quando si sente a disagio (es.: indifeso/a, colpevole, ansioso/a, depresso/a).
  • Dopo aver perso denaro (anche cifre ingenti) spesso torna a giocare per ritentare (”rincorrere” le proprie perdite).
  • Menzogne per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco.
  • Compromissione delle relazioni significative, problemi sul lavoro o con lo studio a causa del gioco.
  • Richieste agli altri per procurarsi il denaro necessario a risollevare situazioni finanziarie causate dal gioco.

Leggi anche:Tutto quello che c’è da sapere sulla ludopatia, la dipendenza dal gioco”

Ludopatia in famiglia: la terapia

Quando si tratta di queste persone così vulnerabili, anche i legami familiari possono essere compromessi perché entrano in gioco bugie per giustificare quanto accade. I centri di cura statali e privati provano a ricucire i legami fra i coniugi e i figli. Non è semplice perché ci vuole estrema comprensione da entrambe le parti; ma possono essere istruiti da personale esperto per quanto riguarda i comportamenti da mantenere.

Aumenta la violenza domestica

Sembrerebbe che ci sia un forte legame fra la dipendenza dal gioco d’azzardo e la violenza entro la famiglia. Da uno studio dell’Università di Melbourne, in Australia, emerge come una buona metà dei familiari di giocatori ‘problematici’ hanno riferito episodi di violenza nella propria famiglia negli ultimi 12 mesi.

Gli stessi giocatori hanno ammesso di avere una tale frustrazione dai problemi di gioco del partner o di altro familiare, da arrivare a di sfogarsi picchiando i figli. Lo studio guidato da Alun Jackson, direttore del Problem Gambling Treatment Research Centre fotografa un quadro inquietante: la frustrazione causata da un familiare ludopatico induce una persona su cinque a commettere violenza contro il giocatore o contro i figli. Molte di queste persone, come atto di disperazione, ricorrono alla violenza per cercare di cambiare la situazione. Ad esempio una madre ludopatica può subire violenza dal partner in preda all’esasperazione e poi trasferisce quella violenza sui figli.

Leggi anche: “Bambini a rischio ludopatia, i campanelli d’allarme e cosa fare”

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