Dislessia, arriva la app per individuare i casi a rischio

di Claudia Scorza


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L’app dedicata allo screening precoce dei casi di probabile dislessia fa parte di un progetto molto più ampio all’interno di “Dislessia 2.0. Soluzione Digitale” che coinvolge Fondazione Telecom Italia, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Dislessia.
Attraverso il web il progetto si compone di tre iniziative diverse: Smart@pp, app creata ad hoc dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR, Dislessia Online, promossa dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Dislessia Amica, voluta da Associazione Italiana Dislessia.

In particolare, il progetto Smart@pp consiste in una piattaforma di screening per effettuare un’analisi ultraprecoce su bambini dai 6 ai 36 mesi circa il rischio di disagi della comunicazione attraverso l’impiego di nuove tecnologie e il suo target principale comprende genitori e pediatri. L’app, disponibile per iOS e Android per tablet e smartphone, sarà gratuita e accessibile a tutti e guiderà il genitore e il medico nella valutazione del disturbo attraverso delle domande specifiche sulla base degli standard riconosciuti di screening. Grazie ai risultati raccolti attraverso la app sarà avviata anche una sperimentazione sulle componenti frequenziali della lallazione nei neonati per indagare nuovi possibili marcatori precoci dei disturbi della comunicazione.

Accompagna Smart@app anche il progetto Dislessia Online, che,invece, si rivolge a genitori, pediatri, insegnanti e dislessici adulti e prevede lo sviluppo di prove di lettura online gratuite per effettuare una valutazione a distanza del grado di dislessia e capire l’eventuale necessità di intraprendere un percorso di recupero sulla piattaforma interattiva online per affrontare le difficoltà di lettura, seguito poi da una sessione con test finale dell’apprendimento.

Dislessia Amica, infine, completa il progetto e interessa genitori, docenti, dirigenti scolastici e studenti, ponendosi l’obiettivo di coinvolgere il 30% delle scuole italiane in 18 mesi grazie ad una piattaforma di e-learning per docenti e operatori scolastici. La piattaforma sarà creata da AID – Associazione Italiana Dislessia, ente riconosciuto dal MIUR, e promuoverà l’inclusione scolastica degli studenti con DSA (Disturbi specifici di apprendimento), prevedendo anche la realizzazione di specifiche sessioni di e-learning con corsi di formazione e webinar per docenti e dirigenti scolastici.

L’obiettivo finale è quello di creare un unico osservatorio in Italia sulla dislessia con i dati raccolti sulla diagnosi tramite la app, mappando le scuole “amiche” della dislessia, valutando anche l’utilizzo dei libri digitali e degli strumenti compensativi e l’efficacia dei trattamenti.

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