Il Lipedema, erroneamente classificato come malattia rara, è una patologia genetica e infiammatoria che necessita di maggiore consapevolezza e strategie mirate.
Disidratazione: quali sono i sintomi?
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L’acqua è un elemento fondamentale per il corpo umano, tanto da esserne una delle componenti principali. Nell’organismo sano, la percentuale di acqua si attesta intorno al 60%, se si considera un essere umano adulto di sesso maschile; nelle donne la percentuale si abbassa di un 5/10%, mentre è superiore nei bambini, tanto da arrivare fino al 75% nei neonati.
La disidratazione è data dalla riduzione di queste percentuali e può portare alla comparsa di un vasto quadro sintomatico, rientrando ad esempio tra le cause della lingua bianca, della pelle secca, della scarsa lacrimazione e via dicendo. Questi sono solo alcuni dei sintomi che possono fungere da campanelli d’allarme e che dovrebbero spingere chi li presenta a intervenire rapidamente al fine di evitare complicazioni più gravi.
Per risolvere il problema della disidratazione è necessario non solo reintegrare i liquidi, ma anche scoprire le cause scatenanti e agire su di esse al fine di evitarne la ricomparsa. Per fare questo è sempre preferibile evitare il fai da te e rivolgersi a un medico specialistico, il quale potrà effettuare una diagnosi accurata e prescrivere la terapia più idonea. In questo articolo non verranno forniti consigli medici, ma ci si limiterà a indagare sintomi e cause della disidratazione, nonché a capire in che modo prevenire il problema attraverso lo stile di vita.
Disidratazione: di cosa si tratta
Quando si parla di disidratazione si fa riferimento a una vera e propria carenza che può colpire l’organismo di qualunque soggetto e a qualsiasi età, sebbene i più a rischio siano in genere gli anziani, i bambini molto piccoli e gli sportivi. L’elemento carente è, in questo caso, l’acqua, la quale, per svariati motivi, non viene reintegrata in modo adeguato o si riduce in maniera troppo rapida. Benché il termine venga utilizzato in modo molto generico, è possibile distinguere tre diversi tipi di disidratazione:
- isotonica: questa tipologia di disidratazione, caratterizzata da uguale perdita di acqua ed elettroliti, è in genere causata da diarrea e vomito;
- ipotonica: caratterizzata da un aumento dei livelli plasmatici del sodio, può derivare dal consumo di acqua contenente bassi livelli di sodio e dall’utilizzo eccessivo di diuretici;
- ipertonica: contraddistinta, al contrario della precedente, da un aumento dei valori plasmatici del sodio, deriva spesso da un eccesso di sudorazione.
Quali sono i sintomi più comuni della disidratazione
I sintomi di una disidratazione in corso sono numerosi e possono variare da soggetto a soggetto, nonché in base al livello di gravità della situazione. Il primo che viene in mente è naturalmente la sete estrema, ma in realtà, in molti casi, questo non è il primo sintomo che fa la propria comparsa. Al contrario, segnala la presenza di una disidratazione che ha già raggiunto uno stadio avanzato.
Tra gli altri sintomi che è necessario tenere d’occhio vi sono:
- minore stimolo a urinare
- urine scure
- pelle e mucose secche
- lingua pallida o bianca
- senso di affaticamento generale e diffuso
- crampi
- stato confusionale
- vertigini
- aumento del battito cardiaco
A questi se ne possono aggiungere diversi altri, tra cui riduzione del peso corporeo, aumento della temperatura, mani e piedi freddi. A mano a mano che la disidratazione peggiora, si potranno manifestare ulteriori sintomi, via via più gravi, dai disturbi gastrointestinali fino ad arrivare, in casi estremi, al collasso cardiocircolatorio.
Come capire se un bambino soffre di disidratazione
I bambini sono tra i soggetti più a rischio; per questo motivo è molto importante sapere come individuare rapidamente un problema di disidratazione, così da poter intervenire il prima possibile, evitando complicazioni. Tra i sintomi rientrano la mancanza di urina nel pannolino per più ore di seguito, la scarsità o la mancanza totale di lacrime e la bocca secca.
Quali sono le cause principali della disidratazione
Tra le principali cause della disidratazione rientrano:
- una ridotta assunzione di liquidi, in particolare acqua, nel corso della giornata
- un’eccessiva perdita di liquidi causata da attacchi di diarrea o di vomito
- un’eccessiva sudorazione
- l’assunzione di diuretici
- le ustioni
- l’insufficienza renale
Anche alcune malattie, come il diabete e il morbo di Addison, possono portare alla comparsa di disidratazione a causa di un aumento della minzione. Per quanto riguarda le persone anziane, il problema può derivare anche da disfunzioni relative al centro della sete.
Come prevenire il problema
Per prevenire in modo adeguato la disidratazione è necessario assumere un’adeguata dose di liquidi durante tutto l’arco della giornata. In linea generale, un soggetto adulto dovrebbe bere circa un litro e mezzo/due litri di acqua al giorno, ma tale quantità può variare in base a vari fattori, in particolare:
- la temperatura ambientale
- l’attività fisica effettivamente svolta
- la presenza di vomito o di diarrea
Parte dei liquidi può inoltre essere reintegrata attraverso un adeguato consumo di frutta e verdura, alimenti molto importanti per il benessere del nostro corpo, in quanto ricchi non solo di acqua, ma anche di vitamine e sostanze minerali.