Consumare grassi e limitare il consumo di zuccheri: ecco i principi base della dieta chetogenica. Scopri i menu da testare nell'arco di una settimana.
Paleodieta: cos’è, come funziona e le sue controindicazioni
Cos’è la Paleodieta?
La dieta dei cavernicoli, così come spesso viene definita, è una delle diete del momento e sta spopolando negli Stati Uniti, soprattutto tra le star di Hollywood: ne sono un esempio le belle e in formissima Megan Fox, Jessica Biel e Gwyneth Paltrow. La paternità della Paleodieta è da attribuire Loren Cordain, docente dell’ Università del Colorado ed esperto in scienze motorie, il quale sostiene che seguendo questo regime alimentare in modo ferreo si possano ottenere grandi risultati nel giro di poco tempo. Come il nome suggerisce, la Paleodieta sembra ispirarsi all’era paleolitica quando l’alimentazione si basava solo sul consumo di vegetali e selvaggina, dal momento che l’uomo si procacciava il cibo esclusivamente attraverso la caccia e la raccolta. Proprio per questo, è consigliato consumare cibi il più possibile vicini al loro stato naturale ed originario, senza elaborazioni, raffinazioni e trasformazioni chimiche.
Come funziona la Paleodieta?
Tra le linee guida della Paleodieta troviamo la regola di assumere carne, pesce e frutti di mare, uova, verdura, frutta fresca e secca, abolendo invece latte e derivati (fa eccezione il burro), pasta, pane, legumi, dolci, zucchero raffinato e alimenti fritti. Dal punto di vista delle bevande, le uniche ammesse sono acqua, tè verde e latte di cocco, mentre gli alcolici sono da eliminare completamente. Sono ammesse anche spezie, come cannella, aglio, senape e peperoncino, ed erbe aromatiche, quali rosmarino, salvia, prezzemolo e basilico.
Nella Paleodieta le kcal non sono fissate in modo preciso, ma è necessario calcolare la percentuale dei diversi nutrienti che vengono ingeriti, seguendo il seguente schema: il 20-35% dell’apporto calorico totale dovrebbe essere rappresentato dalle proteine, mentre il 30-60% dovrebbero essere grassi, e il 20-35% carboidrati.
Quali sono i pro e i contro?
I vantaggi della Paleodieta sono parecchi e tra questi vi è il grande senso di sazietà che essa riesce a dare grazie alle proteine e alle fibre che riempiono lo stomaco facendoci sentire pieni. È inoltre permesso mangiare pochi carboidrati purché a basso contenuto glicemico e ad alto contenuto di fibre, così da diminuire l’indice glicemico gradualmente e dimagrire in modo naturale. Il grande quantitativo di fibre alimentari consente un buon funzionamento dell’intestino, mentre il consumo abbondante di frutta e verdura fornisce sali minerali, vitamine e antiossidanti, elementi preziosi per il benessere del nostro organismo.
I contro della paleodieta, invece, possono essere lo scarso apporto di calcio e vitamina D dovuto all’eliminazione di latte e derivati. Inoltre il regime alimentare dell’uomo primitivo oggi ha senso e porta a risultati concreti solo se non si svolge una vita sedentaria. La Paleodieta prevede un’intensa attività fisica giornaliera per bruciare i grassi previsti dalla dieta. Un aspetto da considerare è anche quello economico, visto che la dieta può richiedere un notevole esborso di soldi per l’acquisto di grandi quantità di carne e pesce. Infine, visti e considerati gli alimenti principali su cui si basa, non si tratta di una dieta vegetariana o vegan friendly.
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