Dieta Lemme, cos’è, come funziona, cosa si mangia e quanti chili si perdono

di Redazione


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Dieta Lemme

La dieta creata dal farmacista Alberico Lemme si caratterizza perché bandisce il calcolo delle calorie. Si basa su carboidrati e proteine, ma vieta frutta, verdura, dolci e sale. L’obiettivo promesso è quello di perdere fino a 10 chili in un mese, con la promessa di ridurre velocemente il giro vita.

Forse avrete sentito parlare della Dieta Lemme anche come “Dieta degli spaghetti a colazione“, perché concede il consumo di carboidrati solo nella primissima parte della giornata. Il suo ideatore la definisce come una “Filosofia Alimentare, una scuola di pensiero all’insegna dell’energia e della salute, è un percorso educativo alimentare in chiave biochimica”.

Ma la Dieta Lemme Funziona? E cosa bisogna fare per seguirla? Prima di iniziarla, è necessario un test di valutazione condotto in studio con un colloquio, oltre alla stesura di un menù personalizzato. Rientra nella categoria dei regimi cosiddetti “proteici”.

Include due fasi: dimagrimento e mantenimento, durante i quali bisogna rispettare orari precisi per il consumo di ogni pasto. Dato che glucidi e proteine non si consumano nello stesso pasto, può anche essere considerata una dieta “dissociata”.

Il dimagrimento che si ottiene con le associazioni previste nella dieta Lemme è basato sui principi biochimici degli alimenti. Il suo ideatore, infatti, sostiene che ogni cibo, una volta ingerito, provoca una reazione all’interno dell’organismo. Questa reazione, se sfruttata nel modo giusto, può portare a un’importante perdita di peso.

Vi ricordiamo che ogni regime alimentare specifico va seguito solo in seguito a un controllo medico e in accordo con il proprio specialista. Sconsigliamo le tecniche fai da te e consigliamo di rivolgersi sempre agli agli esperti.

Cos’è la Dieta di Alberico Lemme

La Dieta Lemme prevede il consumo dei carboidrati solo nella primissima parte della giornata. Vieta alcuni alimenti e condimenti, come il sale, perché aumenta i rischi di ipertensione, e lo zucchero, perché stimola l’insulina, ormone che aumenta il grasso corporeo. Mai associare carboidrati e proteine. Non c’è un calcolo delle calorie e non esistono limiti alle quantità.

Fondamentali, invece, gli orari in cui consumare i pasti:

  • Colazione entro le 9,30 del mattino;
  • Spuntino tra le 10 e le 11;
  • Pranzo tra le 12 e le 14;
  • Merenda tra le 16 e le 17;
  • Cena tra le 19 e le 21.

La prima fase è quella del dimagrimento e dura fino a quanto non si raggiunge il proprio obiettivo. Lemme consiglia ogni due giorni gli alimenti da ingerire, in base alle reazioni metaboliche individuali, legate alle variazioni di peso, di circonferenza, ma anche ad altri parametri, come l’età e la stagione.

Segue la fase di mantenimento. Vengono pian piano reintrodotti i cibi che erano prima vietati, sempre più vari e con ricette sempre più ricche, in modo da gestire i meccanismi alimentari senza perdere peso.

Dato che non c’è un conteggio delle calorie, l’unità di misura cardine è l’indice glicemico degli alimenti. Se è alto, si forma glucosio nel sangue, se è basso non si forma e così si regola il senso di fame e sazietà.

Sempre in base all’indice glicemico, l’effetto del cibo cambia se lo si ingerisce a colazione o alla sera. Ecco perché si consigliano i carboidrati al mattino.

Regole della dieta Lemme

  • Eliminare totalmente zucchero, dolcificanti, aceto, latte e derivati;
  • Niente pane. Potreste assumere carboidrati tramite la pasta, che va cucinata senza sale;
  • Mai mangiare carne e pasta insieme;
  • Rispettare gli orari dei pasti;
  • Bere solo acqua, anche gasata, tè e caffè sempre senza zucchero;
  • Via libera senza limitazioni a olio d’oliva, meglio se extra vergine, peperoncino, pepe, prezzemolo, aglio, limone, salvia, rosmarino, basilico, timo, cipolla e crusca per impanare;
  • Cuocere i cibi con il tipo di cottura desiderato.

Controindicazioni

Quali sono le controindicazioni della dieta Lemme? Anche in questo caso, come accaduto ad esempio per la dieta Dukan, gli esperti hanno sollevato alcune perplessità.

Il regime alimentare proposto avrebbe l’effetto di sovraccaricare fegato e reni, in quanto iperproteico. Per questo motivo, si sconsiglia a chi soffre di pressione bassa, poiché sono assenti sale e zuccheri, ma anche a chi è in gravidanza e in allattamento.

Come tutte le “diete-lampo”, promette di far perdere dai 7 ai 10 chili in un solo mese, ma questo secondo gli esperti potrebbe produrre un indesiderato effetto yo-yo.

Il basso consumo di frutta e verdura, inoltre, potrebbe portare con il tempo a una carenza di vitamine e minerali, mettendo a rischio anche l’equilibrio del microbiota, cioè i batteri (fondamentali per la salute) che si trovano nell’intestino. Per questo motivo è sempre fondamentale rivolgersi al proprio nutrizionista, prima di intraprendere una dieta.

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