La chiamano dieta del digiuno intermittente e, secondo i suoi sostenitori, non solo questo regime alimentare consentirebbe di perdere peso ma anche di aumentare la durata media della vita. La dieta Fast 5:2 migliora le funzioni cerebrali e ci protegge dalla demenza senile. Da alcuni test è risultato inoltre che questo schema alimentare contribuisce anche a diminuire il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e a ridurre le probabilità di tumori correlati all’obesità.
Non è un regime alimentare molto sacrificante, dato che limita una rigida assunzione calorica a soli due giorni a settimana: in questo modo le probabilità di perdere peso sono maggiori, ma lo scopo è ridurre il grasso corporeo e la resistenza insulinica quindi, oltre a dimagrire, lo scopo è mantenere anche equilibrato il naturale funzionamento dell’insulina.
Lo svantaggio, però, è che negli altri 5 giorni chi non è molto motivato tende a seguire un’alimentazione un po’ disordinata. Certo, seguire una dieta rigidissima non sarà necessario, ma è importante continuare a fare scelte e oculate e sane a tavola, mantenendosi anche fisicamente attivi.
Il sistema 5:2 è un modo semplice per ridurre l’apporto calorico, ma bisogna lasciarsi consigliare comunque da un nutrizionista, in modo tale che l’alimentazione sia bilanciata ed equilibrata. Di conseguenza, l’eccesso di cibo durante i giorni di alimentazione “normale” o la disidratazione e le carenze nutrizionali possono disattendere le aspettative e rendere vani i nostri tentativi di dimagrire.
Al di là del nome, questa Fast Diet non prevede veri e propri digiuni, ma fissa un limite che consente di attivare le reazioni metaboliche connesse alla privazione alimentare. Nei giorni più liberi si può mangiare tutto ciò che si vuole, ma sempre senza strafare, altrimenti è chiaro che perdere peso sarà complicato. L’ideale sarebbe comunque puntare su verdura, cereali integrali, legumi, pesce, carni bianca e bere tantissima acqua.
Per i giorni di “digiuno”, invece, gli autori di questa dieta fissano il limite di calorie a 500 per le donne e 600 per gli uomini che, se ci pensate bene sono davvero poche, da distribuire in due o tre piccoli pasti. Per darvi un’idea ben precisa di quanto e cosa mangiare durante i due giorni di digiuno a intermittenza, ecco un esempio di piano alimentare “ristretto”.
Colazione
Un vasetto di yogurt magro + 50 g di mirtilli freschi, più una tazza di tè non zuccherato. (100 calorie).
In alternativa una fetta di pane integrale con 1 cucchiaino di marmellata.
Pranzo
250 g di cavolfiore lesso con 2 cucchiai d’olio d’oliva. (150 calorie)
Oppure insalata mista cruda condita con 3 cucchiai d’olio, sale e succo di limone (150 calorie)
Cena
200 g di nasello, merluzzo o filetto di platessa ai ferri, 50 g di insalata scarola con 2 cucchiai d’olio, sale e limone (250 calorie).
Oppure 2 uova sode con 200 g di spinaci conditi con un cucchiaio d’olio, sale e limone (250 calorie).
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