Come succede con quasi tutte le malattie, anche per l’ovaio policistico l’alimentazione gioca un ruolo importante.
La policistosi ovarica è una condizione clinica molto frequente ed è caratterizzata da disfunzione ovarica, disordini mestruali e disordini endocrinologici tra cui irregolarità mestruale(dismenorrea, amenorrea, infertilità, oligomenorrea, metrorragia), iperandrogenismo (acne, alopecia, irsutismo), obesità e diabete di tipo 2.
E’ stato osservato che nelle donne con questo disturbo ci sono livelli alti di insulina nel sangue (iperinsulinemia) e una ridotta risposta dei tessuti all’insulina stessa (insulinoresistenza) che è la causa del diabete di tipo 2.
Come deve essere la nostra dieta per aiutarci a combattere questo disturbo?
- Quando ci viene diagnosticato l’ovaio policistico, la prima cosa che dobbiamo fare è trattare efficacemente la resistenza all’insulina. Quindi la nostra dieta deve essere ricca di carboidrati complessi e alimenti integrali.
- Devono essere evitati i carboidrati semplici e raffinati come la farina 00, il riso bianco, la pasta ed il pane bianco, i prodotti da pasticceria ecc.
- Attenzione anche alle diete iperproteiche che sono altamente sconsigliate in questi casi e, anzi, possono aggravare ulteriormente il problema!
- Aumentiamo il consumo di frutta (a basso indice glicemico) e della verdura. Contengono tante fibre che ci aiutano nel regolamento del glucosio e dell’insulina con la conseguente diminuzione di produzione ovarica di androgeni. In più le fibre ci aiutano anche a dimagrire (che non fa mai male).
- E’ fondamentale scegliere alimenti privi di tossine o di ormoni. Per questo dobbiamo ridurre il consumo di carne al massimo, fatto salvo per il pesce, perché contiene sia tossine che ormoni che possono aggravare ulteriormente il problema.
- Le persone che soffrono di questa patologia, secondo uno studio pubblicato nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolismo, possono trarre beneficio da integratori di olio di pesce, vitamine del gruppo B, in particolar modo la B6 (che potete trovare ad esempio nei cereali o nella frutta e verdura) e acido folico e attività fisica quotidiana.
Seguite queste semplici ma pratiche istruzioni e vedrete che miglioramenti!
Dott.ssa Maria Papavasileiou
Dietista– Nutrizionista
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