Il sondino naso-gastrico, anche chiamato naso-digiunale, è lo strumento utilizzato da molto tempo nella tecnica di nutrizione enterale, ovvero quella che utilizza una sonda per l’alimentazione. Si tratta di un sottile tubo in silicone, del diametro non superiore ai 2 mm, introdotto per via nasale fino allo stomaco. Una piccola pompa peristaltica provvederà poi ad iniettare le sostanze nutritive contenute in un’apposita sacca. L’introduzione del sondino è pratica, veloce ed indolore, e non richiede alcun tipo di anestesia per il paziente.
Attraverso l’adozione di questa particolare tecnica è stato riscontrato un calo medio circoscrivibile intorno all’8% del peso corporeo iniziale, presupponendo un rigore alimentare di circa 10 giorni. Le tecniche impedenziometriche hanno inoltre rilevato un mantenimento della massa magra e quindi una notevole riduzione del tessuto grasso.
Il mondo medico è praticamente diviso in due grosse fazioni contrapposte. Molti considerano deleterio questo metodo, in quanto il corpo viene improvvisamente privato di elementi quali zuccheri e carboidrati, importanti per le funzionalità dell’organismo.
I medici che applicano ed utilizzano questa nuova tecnica sostengono invece, che gli effetti collaterali riscontrati sono assai rari, non mettono in pericolo la vita del paziente e sono facilmente risolvibili dal medico curante. E’ stato inoltre scientificamente dimostrato come questo trattamento abbia un impatto positivo su pazienti colpiti dalla sindrome metabolica.