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Cos’è la legionella: sintomi, contagio e terapia
A Milano soltanto alcuni giorni fa è scattato il piano anti-legionellosi: nel giro di pochi giorni ben sei persone sono state infettate dalla legionella, il batterio che ha già fatto un morto. Un batterio che è causa di diverse tipologie di infezioni indicate con il termine generico di legionellosi, con cui di solito si fa riferimento a due tipi di malattie differenti: da un lato la malattia dei legionari, che è la forma più grave di questa infezione, dall’altro la febbre di Pontiac, che di fatto è una forma pseudo-influenzale. Ma in questo caso vogliamo riferirci esattamente alla forma ben più grave, che può anche rivelarsi letale. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla legionella e la legionellosi.
Sintomi della legionellosi
La malattia dei legionari altro non è che una vera e propria polmonite acuta, difficile da diagnosticare, visto che almeno inizialmente la sintomatologia è molto simile a quella della comune influenza. Si manifesta quindi con frequenti mal di testa, febbre alta, sensazione di malessere generale e difficoltà respiratorie. Nei casi più rari, quelli più gravi, possono verificarsi episodi di insufficienza respiratoria. Come sintomi secondari, che in qualche caso possono accompagnarsi a quelli tipicamente influenzali, sono da segnalare problemi gastrici e renali, che comunque renderebbero più semplice e veloce la diagnosi di legionellosi. Nel caso della febbre di Pontiac, non c’è da preoccuparsi più del dovuto, perché i sintomi sono molto simili a quelli dell’influenza e non sono particolarmente rischiosi.
Come si contagia
Il batterio responsabile della legionellosi sopravvive e si diffonde in ambienti acquatici con temperature tra i 32 e i 45 gradi: a rischio, quindi, sarebbero le acque di piscine e strutture termali, docce, climatizzatori ma anche le comuni tubature dell’acqua degli edifici in cui viviamo. Il contagio non avviene dunque tra una persona e l’altra, ma si introduce nel nostro organismo respirando goccioline d’acqua, quindi in teoria anche il vapore, in cui è presente il micro-organismo della legionellosi. Il periodo di incubazione varia tra i 2 e i 10 giorni nel caso della sindrome dei legionari, dalle 24 alle 48 ore.
Come si cura la legionella
Come sempre, in questi casi, la miglior cura è la prevenzione, quindi bisognerebbe evitare di frequentare, almeno momentaneamente, i luoghi maggiormente a rischio, come terme e piscine, e controllare di frequente i sistemi di condizionamento. L’infezione comunque può essere trattata con antibiotici che consentono di alleviarne i sintomi, e considerato che ogni diagnosi ovviamente è diversa dall’altra, al variare dei sintomi del paziente cambierà anche la terapia. Nel caso della febbre di Pontiac, non ci sono terapie specifiche, anzi, di solito si risolve più o meno da sola nel giro di pochi giorni, una settimana massimo.
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