Contraccezione, quali sono i metodi più efficaci dopo i 40 anni

di Claudia Scorza


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Il primo passo da compiere nella scelta del metodo contraccettivo è quelo di rivolgersi ad un ginecologo per effettuare una visita ginecologica, delle accurate analisi e fare un anamnesi completa che tenga conto delle storie mediche famigliari. In questo modo, parlando con il medico, avrete modo di capire insieme quali possono essere i contraccettivi più adatti all’età e alla vostra situazione clinica. Tra i tanti, quali possono essere i metodi contraccettivi più efficaci dopo i 40 anni?

  1. Pillola anticoncezionale: rimane sempre tra i primi metodi per diffusione e indicazione terapeutica, ideale per la prevenzione di gravidanze, per regolarizzare il ciclo mestruale e curare eventuali disturbi ormonali. La pillola è il sistema di contraccezione femminile più conosciuto il cui funzionamento prevede 21 giorni di assunzione e una settimana di stop, durante  la quale avverrà il ciclo. Tale contraccettivo richiede esami e controlli approfonditi per adeguare il dosaggio ormonale alle esigenze della persona così da non avere effetti indesiderati e un massima resa. La tendenza che si sta verificando negli ultimi anni è quella di prescrivere la pillola contraccettiva anche a donne molto giovani sotto i 20 anni, tuttavia, visto l’impegno e la costanza che la pillola richiede, è un metodo contraccettivo indicato per donne adulte e mature, dai 25 anni in su.
  2. Diaframma: metodo contraccettivo che consiste in una cupola di gomma con un anello di metallo malleabile da posizionare internamente alla vagina qualche ora prima del rapporto fino a 6-8 ore dopo la fine dello stesso, il cui uso è spesso accompagnato dall’azione di una crema spermicida. Questo metodo contraccettivo è piuttosto in disuso tra le giovani donne per la difficoltà di posizionamento in vagina e l’alta percentuale di rischio di gravidanze se posizionato in modo errato. Consigliato a donne sopra i 30 anni che conoscono bene il proprio corpo e che hanno un partner fisso.
  3. Spirale contraccettiva: è una possibilità per chi desidera una soluzione al rischio di gravidanza indesiderata perchè una volta inserita direttamente nell’utero dal ginecologo, vi rimane per periodi molto lunghi fino a 3-5 anni, garantendo un lento rilascio ormonale e una sicurezza antigravidanza del 99%. La spirale puà essere solitamente di due tipi, ormonale o di rame. La spirale ormonale è simile all’anello vaginale ed è costituita da una membrana che rilascia progesterone, mentre quella di rame si basa sul rilascio di ioni che il rame libera, impedendo così la fecondazione degli ovuli e ostacolando la sopravvivenza e l’azione degli spermatozoi. Di solito la spirale viene suggerita e consigliata a donne mature che abbiano avuto almeno una gravidanza in modo da ridurre il rischio di infezioni che potrebbero comprometterne la fertilità.
  4. Anello vaginale: metodo che prevede l’inserimento di un anello in profondità della vagina. L’anello viene inserito direttamente dalla donna e lasciato in posizione per 21 giorni; passate 3 settimane l’anello deve essere rimosso lo stesso giorno della settimana in cui è stato precedentemente inserito e, una volta tolto, è necessario precedere con una settimana di pausa libera da anello. Tale contraccettivo richiede una consapevolezza del proprio corpo che solo una certa esperienza può portare perciò è sicuramente indicato per donne mature dai 30-40 anni in poi.

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