Il Lipedema, erroneamente classificato come malattia rara, è una patologia genetica e infiammatoria che necessita di maggiore consapevolezza e strategie mirate.
Cibi prebiotici, quali sono e perché fanno bene?
Innanzitutto è importante distinguere i cibi prebiotici con i cibi probiotici, due elementi che hanno bisogno l’uno dell’altro: i cibi prebiotici sono infatti il nutrimento per il sostentamento dei cibi probiotici.
Cosa sono i cibi prebiotici e a cosa servono
I cibi prebiotici sono sostanze alimentari non digeribili o, più semplicemente, sono fibre idrosolubili non gelificanti e carboidrati non digeribili. Il ruolo dei cibi prebiotici è quello di favorire la crescita dei batteri presenti nell’ambiente intestinale fornendogli una sorta di nutrimento.
Gonfiori e flatulenze possono insorgere se non vengono assunti cibi prebiotici nella quantità stabilita dalle esigenze di ognuno di noi e dalle condizioni generali dell’organismo.
È possibile suddividere i prebiotici in gruppi di sostanze attive come i Frutto Oligosaccaridi e le Inuline, il Lattittolo, il Lattulosio, le Pirodestrine e gli Oligosaccaridi.
Inoltre, i prebiotici danno sostegno al funzionamento del metabolismo e al mantenimento efficiente del sistema immunitario insieme ai probiotici.
Le persone diabetiche o coloro che seguono una dieta dimagrante possono sfruttare le proprietà dei cibi prebiotici per mantenere bassi i livelli di zucchero nel sangue. I cibi prebiotici, infatti, rallentano l’assorbimento degli zuccheri, regolando anche l’appetito.
Gli alimenti che contengono prebiotici
Tra i cibi che contengono prebiotici troviamo le banane. Questo frutto piace a tutti, bambini compresi. La banana contiene tutti i nutrienti necessari per poter essere considerata uno spuntino sano e completo, dal momento che sono rilevanti le percentuali di carboidrati, fibre prebiotiche, grassi e proteine. Inoltre è ricca di magnesio e potassio e altri minerali come il ferro, ma anche delle vitamine E, C e quelle del gruppo B.
Anche il miele è un cibo prebiotico, visto che contiene sostanze antibiotiche naturali, vitamine e minerali. Possiede anche proprietà sedative, è un antibatterico e un antiinfiammatorio. Inoltre la frutta secca, in particolare le noci, sono ricche di minerali e di sostanze prebiotiche. Ma la frutta secca è anche fonte di minerali e di energia.
Anche l’aglio è un prebiotico, insieme alla farina di frumento, meglio se integrale. I fagioli e i legumi, inoltre, sono molto ricchi di fibre prebiotiche, tuttavia non si deve eccedere con il loro consumo perché se l’intestino non è in perfetto equilibrio possono causare gonfiori fastidiosi. Contengono anche amminoacidi, fibre, minerali e vitamine, oltre ad essere sazianti e ad eliminare le scorie intestinali.
Controindicazioni dei prebiotici
I cibi prebiotici non hanno controindicazioni particolari, ma sono sconsigliati per chi è intollerante al lattosio visto che alcuni derivano dal latte. Non sono indicati nemmeno per chi soffre della sindrome del colon irritabile, dal momento che peggiorano il disturbo, e di altre patologie dell’intestino.
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