Nasce il “cerotto” italiano che ripara i danni dell’infarto, come funziona?

di Redazione


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Una grande speranza per le malattie cardiovascolari arriva dall’Italia. Ricercatori romani hanno sviluppato un cerotto biologico in grado di riparare il cuore danneggiato da un infarto, ristabilendone la funzionalità. Chiamato “tessuto ingegnerizzato muscolare 3D eX vivo” o X-MET, questo trattamento innovativo è stato testato con successo su modelli animali, dimostrando di poter migliorare le condizioni del cuore post-infarto e aumentarne significativamente la sopravvivenza.

Un cerotto biologico innovativo per riparare il cuore danneggiato

I ricercatori dell’Università Sapienza di Roma e delle altre istituzioni coinvolte hanno concentrato i loro sforzi su un modello di ischemia miocardica cronica nei topi, osservando notevoli benefici rispetto agli animali non trattati. Il cerotto X-MET è una sorta di impalcatura tridimensionale che dà vita a un muscolo scheletrico con struttura e funzione simili a quelle del muscolo cardiaco. Gli studiosi hanno scoperto che stimoli meccanici inducono una riorganizzazione funzionale di questo muscolo verso una forma simile al cuore. Analisi molecolari e funzionali hanno dimostrato che l’X-MET rimodellato esprime importanti marcatori di cellule cardiache funzionali.

Studi su topi dimostrano i benefici del cerotto X-MET

Nei topi con ischemia cronica, l’X-MET ha preservato la funzione cardiaca e aumentato notevolmente la sopravvivenza. Ha inoltre modulato la risposta infiammatoria e ridotto la fibrosi nel cuore danneggiato. L’impianto di X-MET ha represso le citochine pro-infiammatorie, indotto quelle antinfiammatorie e diminuito il deposito di collagene.

Risultati promettenti per il trattamento delle malattie cardiache

Si tratta di risultati promettenti che potrebbero in futuro rivoluzionare il trattamento delle malattie cardiache. Il tessuto muscolare ingegnerizzato X-MET potrebbe rappresentare una valida alternativa alle cellule staminali, che hanno finora mostrato scarsa efficacia nel promuovere connessioni funzionali con le cellule del muscolo cardiaco. Questa innovazione made in Italy accende una nuova speranza per milioni di persone in tutto il mondo colpite da eventi cardiovascolari, ancora oggi la prima causa di morte nei paesi sviluppati. La scienza e la medicina compiono un altro passo avanti verso la cura di una delle patologie più diffuse e temute dell’età moderna: l’infarto. 

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