Il Lipedema, erroneamente classificato come malattia rara, è una patologia genetica e infiammatoria che necessita di maggiore consapevolezza e strategie mirate.
Carenza di vitamina C, quali sono i sintomi da non sottovalutare?
Quando c’è carenza di vitamina C ci sono dei campanelli d’allarme da tenere in considerazione e da attenzionare. La vitamina C è una vitamina idrosolubile, indispensabile all’organismo per sintetizzare il collagene, sostanza in grado di fortificare le ossa, la cartilagine, i muscoli e i vasi sanguigni e favorisce l’assorbimento del ferro.
Carenza di vitamina C: i sintomi
La carenza di vitamina C comporta sintomi abbastanza visibili come stanchezza, affaticamento, inappetenza, dolori muscolari e maggiore predisposizione alle infezioni.
I primi organi a risentirne sono le ossa, la cartilagine e il tessuto connettivo. Anche le gengive possono indebolirsi con emorragie, in alcuni casi anche ulcere, fino a causare la perdita dei denti.
Altri sintomi caratteristici di carenza da vitamina C possono essere respiro corto, cattiva digestione, capelli fragili o che si spezzano, problemi alla pelle, indebolimento dello smalto, facilità alla formazione di ematomi.
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Che cos’è lo scorbuto
La carenza di vitamina C è connessa anche a una particolare patologia chiamata scorbuto. Si tratta di un difetto di formazione del collagene. Questa causa l’indebolimento delle ossa e delle cartilagini, dei denti e dei tessuti connettivi, con conseguente indolenzimento e degenerazione, in alcuni casi anche anemia e febbre.
Cosa riduce la capacità di vitamina C
Una delle cose che riduce la capacità dell’organismo di assorbire vitamina C sono: fumo, stress, febbre alta. Inoltre quantità d’acqua eccessive ne impoveriscono le riserve organiche.
Quali cibi contengono vitamina C
Ci sono alcuni alimenti che contengono vitamina C e che aiutano l’organismo. Le fonti alimentari della vitamina C sono soprattutto frutta e verdura fresche, in particolare gli agrumi come le arance.
Altre fonti alimentari sono: i frutti di bosco, il melone, l’anguria, i kiwi; i peperoni, gli asparagi, le cime di rapa, i broccoli, i cavoli e cavolfiori, le patate, gli spinaci e i pomodori tra la verdura.
Studi hanno dimostrato che la vitamina C viene distrutta dalla cottura, dalla conservazione, dall’esposizione all’aria e alla luce, ecco perché è fondamentale consumare gli alimenti freschi. Quanto più freschi e meno cotti sono infatti gli alimenti, maggiore è la quantità di vitamina contenuta.
Quali sono i metodi di cottura da preferire
Ad esempio il forno a microonde, il vapore e la frittura rapida. I peperoni dolci possono essere conservati per circa tre settimane con una perdita minima. Tra gli alimenti che lo contengono di più ci sono i kiwi: quantità di 500 mg di vitamina C è contenuta in 6 kiwi.
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