Con l'arrivo di novembre, scopriamo quali sono i frutti e i legumi di stagione che ci regala l'autunno, ricchi di gusto e proprietà nutritive.
Barbabietola rossa proprietà: poche calorie, tanti benefici
La Barbabietola è un alimento che non dovrebbe mancare nella nostra alimentazione perchè è un ortaggio molto energetico, consigliato nei casi di anemia, malattie del sangue e convalescenza a causa del suo alto contenuto di ferro. Essa è anche ricca di zuccheri, vitamine B e C, potassio e carotene.
La barbabietola può essere consumata in insalata o cotta, ma mantiene caratteristiche migliori quando è cruda poiché, come molte verdure, quando si cucina, le sue proprietà nutritive si trasformano o vanno perdute nella spellatura.
Barbabietola rossa proprietà terapeutiche
Una delle proprietà curative principali di questo ortaggio riguarda il potere lassativo spesso utile per combattere la stitichezza e le emorroidi. La barbabietola è anche un buon rimedio per migliorare la funzione epatica e combattere le infezioni delle urinarie.
La di barbabietola (conosciuta anche come barbabietola da giardino, rapa rossa o barbabietola rossa) è un ortaggio diffuso nella nostre colture. Le sue foglie sono un’ottima fonte di vitamina A e le radici (le barbabietole appunto) sono una buona fonte di vitamina C. Le foglie vengono cucinate o servite fresche come verdura, mentre le radici o teste possono essere affettate in insalate o cotte intere e poi tagliate a fettine o a tocchetti.
Le barbabietole sono particolarmente ricche di folati. L’acido folico, com’è noto, previene i difetti congeniti del tubo neurale del feto e va, perciò, integrato durante la gravidanza. Esso è anche un fondamentale alleato contro le malattie cardiache e l’anemia.
Nei casi di debolezza o anemia, la barbabietola è consigliata da prendere a stomaco vuoto in questo modo: frullare con un robot da cucina 2 barbabietole crude assieme a mezza mela, mezzo limone, una carota e un cucchiaio di lievito di birra secco
Le barbabietole sono anche ricchi di fibre, solubili e insolubili. La fibra insolubile aiuta a mantenere il tratto intestinale funzionante, mentre la fibra solubile controlla il livello di zucchero nel sangue e abbassa il colesterolo. A parte l’alto contenuto di folati, le barbabietole sono ricche di vitamine del gruppo B come B1, B2, B3 e B6.
I folati sono coinvolti nella produzione di globuli rossi e bianchi nella sintesi di materiale genetico e la formazione di anticorpi nel sistema immunitario.
La vitamina B2 o riboflavina è legata alla produzione di anticorpi e globuli rossi e aiuta a produrre energia e il mantenimento del tessuto epiteliale della mucosa, mentre la niacina o vitamina B3 opera nel sistema digestivo, la produzione di nuova pelle, e aiuta il sistema nervoso a trasformare gli alimenti in energia.
La vitamina B6 è coinvolta nel metabolismo cellulare e con il funzionamento del sistema immunitario.
Per quanto concerne il contenuto di ali minerali, la barbabietola è un ortaggio ricco di iodio, sodio e potassio, ma anche, in quantità minori, di magnesio, fosforo e calcio. Nelle sue foglie è abbondante il beta-carotene e i minerali quali ferro e calcio.
Lo iodio è un minerale essenziale per il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea che regola il metabolismo, mentre il potassio e il sodio sono necessari per la generazione e la trasmissione degli impulsi nervosi, attività muscolare, a parte il bilancio idrico all’interno e all’esterno della cellula.
Barbabietola nella dieta: calorie
La Barbabietola, per il suo valore calorico moderato, può essere consumata come ingrediente nelle insalate o come verdura nelle diete. Ovviamene non bisogna esagerare con questo ingrediente poiché contiene zuccheri, soprattutto quando è cotta. Grazie al suo contenuto di fibre, inoltre, essa contribuisce a dare una sensazione di pienezza, limitando il consumo di altri alimenti calorici.
Le barbabietole contengono pigmenti chiamati antocianine. Tali sostanze hanno un’azione antiossidante e sono anche le responsabili del colore caratteristico di questo ortaggio.
Antiossidante naturale
Gli antiossidanti, come si sa, hanno la funzione di bloccare gli effetti nocivi dei radicali liberi. Questi ultimi sono dovuti alla presenza di ossigeno nel nostro corpo, elemento essenziale nella vita delle cellule del nostro organismo; tuttavia, alcune situazioni, come esercizio fisico intenso, inquinamento ambientale, fumo, infezioni, stress, dieta ricca di grassi e di esposizione al sole, tendono ad aumentare la produzione di radicali liberi. In questo senso, perciò, assumere sostanze antiossidanti attraverso la dieta quotidiana è fondamentale.
E’ noto, altresì, il rapporto tra antiossidanti e prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ciò è dovuto all’azione degli antiossidanti nella trasformazione del cosiddetto colesterolo cattivo, causa principale di patologie cardiovascolari e cerebrovascolari.
D’altra parte, i bassi livelli di antiossidanti sono un fattore di rischio per alcuni tipi di cancro e malattie degenerative.
Ritenzione idrica: rimedio naturale
Inoltre, grazie alla ricchezza di potassio e sodio, le barbabietole hanno un’azione diuretica che favorisce la rimozione dei liquidi corporei in eccesso. Sono utili in caso di ipertensione, iperuricemia e gotta.
Come cucinare le barbabietole
Le Barbabietole fresche sono solitamente vendute a mazzetti. Al momento dell’acquisto, si consiglia di scegliere esemplari lisci, compatti, rotondi e senza macchie o ammaccature. Più il rosso della radice è forte, più il frutto è giovane e ricco di vitamine e folati.
La pianta della barbabietola, la bietola, va separata e lessata. Le barbabietole devono essere tenute al fresco in frigorifero e dentro un sacchetto di plastica e possono resistere sino a due settimane.
Una curiosità: Dalla barbabietola si estrae il pigmento naturale presente nella radice che dà il caratteristico colore rosso e che viene utilizzato nell’industria alimentare per ottenere un colorante rosso utilizzato per colorare zuppe, liquori, gelati, ecc. Questa stessa sostanza può provocare urine e feci colorate perché nell’intestino manca l’enzima che metabolizza tale pigmento.
Lascia un commento