L’aspartame è uno dei dolcificanti artificiale maggiormente usato, anzi sarebbe proprio il caso di dire abusato! Sono alcune decine di anni che ormai ha fatto la sua comparsa sul mercato, ma è solo da poco tempo che le controindicazioni dell’aspartame e i suoi effetti collaterali sono venuti alla ribalta, ad esempio se ne è parlato a lungo nella trasmissione Report su Rai 3.
Come in tutte le cose, non è il caso di drammatizzare. Ma è sicuramente opportuno che i consumatori sappiano se e come l’aspartame fa male. Ecco allora una carrellata di informazioni utili per voi.
Innanzi tutto sappiate che l’aspartame è diffusissimo: prodotti dietetici, dolcificanti per diabetici (e non solo!), chewing gum, caramelle, bevande light e persino numerosi farmaci ne contengono quantità elevate e spesso sottovalutate. Se volete controllare dove si trova l’aspartame, cercate sulle etichette dei prodotti la sua sigla chimica: E951.
Ricordate che un’alimentazione corretta non prevede l’abuso di prodotti light, ma al contrario l’assunzione equilibrata di prodotti variati e sani. Mi spiego: se volete mantenere la linea evitate le bibite dolci: non è sano bere elevate quantità di bevande light (senza zucchero ma con dolcificanti artificiali) solo perché contengono zero calorie! Meglio bere acqua o succhi di frutta naturali.
L’uso di dolcificanti artificiali quindi andrebbe ridotto solo alle persone che ne hanno effettiva necessità, come ad esempio i diabetici che non possono consumare il comune saccarosio.
Fatte queste premesse, il motivo principale per cui l’aspartame andrebbe evitato è che ci sono numerose ricerche scientifiche, spesso sottovalutate, che ne dimostrano gli effetti collaterali. Nonostante l’aspartame sia stato approvato dalla prestigiosa Food and Drug Administration americana da quasi 30 anni, alcuni laboratori di ricerca (anche italiani) hanno messo in luce le controindicazioni di questa sostanza:
Chiaramente questa è una notizia shock: nessuno di noi vorrebbe avere un tumore a causa dell’aspartame! Per fortuna esistono delle soglie di quantità, sotto le quali gli effetti indesiderati della molecola non si verificano. State molto attenti però: non c’è l’obbligo di indicare sui prodotti la quantità di aspartame contenuta e diventa quindi difficile (per non dire impossibile) stabilire quanto aspartame assumiamo in una giornata. Per non correre rischi, meglio diffidare dai dolcificanti chimici e dagli alimenti che li contengono!