Purtroppo sempre più donne, soprattutto giovani, soffrono di annessite, una malattia infiammatoria che colpisce gli organi riproduttivi femminili. In genere l’annessite interessa le ovaie e le tube di Falloppio, ma può anche riguardare l’utero. Studi statistici dimostrano che una donna su quattro soffre di annessite e nel 60% dei casi l’infiammazione diventa cronica.
Cause di annessite
La causa principale dell’annessite è un’infezione che viene trasmessa durante un rapporto sessuale non protetto e in questo caso il trattamento deve essere seguito da entrambi i partner sessuali.
Altre cause sono infezioni vaginali (vaginite) o infezioni da utero che vengono trasmesse alle tube di Falloppio.
Anche l’infezione da appendicite può essere trasmessa attraverso dall’appendice all’ovaio, con conseguente annessite.
Altre infezioni addominali, che possono essere trasmesse agli organi genitali, causando infezioni secondarie.
Diagnosi e sintomi di annessite
I sintomi di annessite sono caratterizzate da:
Dolore nell’addome inferiore, unilaterale o bilaterale. Il dolore può essere sordo e talvolta può diventare intenso, sotto sforzo.
Nausea e vomito, mal di testa e minzione frequente in piccole quantità
Malessere
Complicanze dell’annessite
Endometriosi, dolori e soprattutto infertilità sono tra le peggiori complicanze dell’annessite.
Trattamento dell’annessite
Poiché l’annessite è un’infezione, il trattamento consiste solitamente nella somministrazione di antibiotici, che devono essere prescritti da un medico.
A seconda delle complicanze e quando non si riesca a debellare l’infezione con gli antibiotici può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico. L’intervento più praticato, in seguito all’acutizzazione dell’annessite sulle tube, è la salpingectomia, ovvero la rimozione di una o di entrambe le tube uterine. Quest’operazione viene consigliata dal medico se si è in presenza di un’infezione delle salpingi, che provoca la formazione di pus nella zona interessata.