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Allarme virus killer dall’Africa: la febbre emorragica può arrivare in Italia ma non ci sono vaccini
In Europa è scattato l’allarme per la febbre emorragica di Crimea-Congo, una malattia causata da un pericoloso virus proveniente dall’Africa, che ha una mortalità del 5% e che potrebbe presto diffondersi anche in Italia. A lanciare per primi l’allerta sono stati gli esperti del Regno Unito, dopo la comparsa di un avviso urgente da parte della sanità pubblica britannica che metteva in guardia contro quella che è stata descritta come “la più grande minaccia attuale per la salute pubblica”.
Allarme in Europa per il virus dall’Africa
Il virus responsabile della patologia è un Nairovirus, trasmesso principalmente dalle punture di zecche infette, che negli ultimi tempi ha mietuto vittime in Africa, Medio Oriente e anche in Europa, con due morti segnalate di recente in Spagna. Secondo gli esperti la diffusione della malattia sarebbe favorita dai cambiamenti climatici, che stanno provocando l’espansione ad aree prima risparmiate di zecche vettore come quelle del genere Hyalomma.
I sintomi della malattia
I sintomi della febbre emorragica di Crimea-Congo possono includere febbre alta, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito e dolore addominale. Dopo circa una settimana possono comparire emorragie diffuse e shock, che possono risultare letali.
Mancano cure e vaccini specifici
Al momento non esistono vaccini o cure specifiche contro questa malattia, pertanto la prevenzione è fondamentale. Bisogna proteggersi dalle punture di zecche quando ci si reca in zone a rischio, come boschi e radure con erba alta. Anche chi lavora a contatto con animali potenzialmente infetti, come allevatori e macellai, deve prendere precauzioni.
L’Italia è a rischio?
L’Italia è considerata tra i paesi europei maggiormente a rischio per l’introduzione e la diffusione del virus, insieme a Spagna e Francia. Per questo gli esperti raccomandano di tenere alta l’attenzione ed eseguire una sorveglianza attiva, per intercettare tempestivamente eventuali casi sospetti ed evitare focolai incontrollati come già avvenuto in passato con altre malattie trasmesse da zanzare, come Febbre Dengue e West Nile. Prevenzione, diagnosi precoce e informazione della popolazione sono le armi principali per scongiurare una nuova emergenza sanitaria nel nostro paese e proteggere la salute dei cittadini da questo nuovo possibile nemico invisibile. Le autorità sanitarie italiane hanno però garantito il massimo impegno per monitorare la situazione ed evitare rischi per la popolazione.