Alla scoperta delle proprietà dell’egoma, la pianta della longevità

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Le sue caratteristiche l’hanno resa un super alimento apprezzato anche all’estero, anche se originariamente l’egoma appartiene alla tradizione alimentare giapponese fin dai tempi antichi. E’ infatti utilizzata nella cultura nipponica da 5.000 anni con il soprannome di “jyuunin”, che significa “dieci anni”, caratterizzandosi per essere la pianta della longevità per eccellenza.

Ad un semplice impatto visivo sembra basilico, ma in realtà appartiene alla famiglia della menta: la Perilla Frutescens – o egoma – è una pianta del nord-est asiatico che promette di allungare la vita di circa dieci anni.

È chiamata anche “pianta glocal“, ovvero un vegetale che cresce in una determinata parte del mondo – Cina, Giappone e Corea – ma capace di diffondersi anche a livello mondiale, come avviene oggi in Vietnam e in India.

Le foglie dell’egoma sono note per il loro sapore e aroma. Dai semi della pianta, e dall’olio che si può ricavare dalla spremitura possiamo sfruttare tutte le proprietà nutrizionali benefiche dell’egoma. Le foglie, inoltre, vengono utilizzate anche come medicina, attraverso la preparazione di decotti.

Tra le proprietà benefiche dell’egoma troviamo sicuramente le sue qualità di sostanza naturale antiallergica e antinfiammatoria, oltre che di insetticida naturale e di stimolante del sistema immunitario. Inoltre nei semi dell’egoma ci sono abbondanti tracce di acido linolenico, una fonte di omega 3 risultando quindi adatta alla prevenzione dei problemi cardiovascolari.

Infine, l’egoma viene utilizzato in cucina come “packaging” di alimenti, in qualità di conservante natutale o come inibitore della formazione di batteri. Nel sushi, ad esempio, oltre a dare una particolare componente aromatica, può neutralizzare i germi del pesce crudo.

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