Alessandro Borghi si racconta durante una recente intervista rilasciata a Candida Morvillo del Corriere della Sera. Ha rivelato di essere affetto da Sindrome di Tourette.
Nell’intervista al Corsera, Alessandro Borghi ha rivelato: “A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era Sindrome di Tourette. Sente che ogni tanto ho un respiro strano? Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho. Mi sono dato una spiegazione ‘poetica’: il mio lavoro è mettermi nei panni di un altro; l’altro la Tourette non ce l’ha e quindi, in quel momento, neanch’io”.
Si tratta di un disturbo neurologico e indica un quadro comportamentale che è caratterizzato da diversi tipi di manifestazioni anche psicologiche che sono presenti in altre sindromi. Infatti speso ci sono comorbilità con altri disturbi come quelli ossessivo compulsivi (DOC) e il disturbo da deficit dell’attenzione o iperattività (ADHD). Si manifesta con tic che possono essere motori o fonici. Sono improvvisi e ripetitivi. Quelli motori sono basati sul movimento, quelli fonici su dei suoni prodotti involontariamente con naso, bocca o gola. A volte vengono ripetute delle parole, anche degli insulti, ma del tutto involontari.
La sindrome di Tourette prende il nome da Gilles de la Tourette, che è stato il primo a fornire un quadro clinico molto rigoroso di questo disturbo in un articolo e una successiva pubblicazione più approfondita pubblicati tra il 1884 e il 1885. La sindrome era però già nota prima dell’intervento di Gilles de la Tourette, che era un allievo di Jean-Martin Charcot, famoso neurologo francese.
La Sindrome di Tourette colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti, senza distinzioni di razza e luogo geografico, ma con una netta prevalenza tra i maschi rispetto alle femmine: gli uomini sono colpiti tra le tre e le quattro volte di più. C’è anche un’alta percentuale che i figli di persone con questa Sindrome la manifestino a loro volta o abbiano dei disturbi simili.
Nella maggior parte dei casi questo disturbo, apparso nell’infanzia o nell’adolescenza, tende a sparire man mano che l’individuo giunge all’età adulta. Ma ci sono anche casi di adulti che ne soffrono. Tuttavia il livello di gravità è solo raramente alto e solo in pochi casi la sindrome risulta invalidante per il paziente.
Per quanto riguarda la cura della Sindrome di Tourette, dunque, non sempre è necessaria, ma è più probabile che possa essere tenuta a bada senza farmaci. Ma nei casi più gravi si può ricorrere all’uso di medicinali come quelli a base di clonidina, clomipramina o può bastare la serotonina, che è un modulatore della dopamina, il neurotrasmettitore che è più coinvolto in questa sindrome.