Sindrome di Peter Pan: le cause, i sintomi e come guarire

di Danila


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Chi sono le persone che soffrono della sindrome di Peter Pan ma, soprattutto, come si comportano? Tutti conoscono almeno uno di questi eterni adolescenti che all’anagrafe hanno magari varcato la soglia degli “anta”, ma che vivono con quella piacevole spensieratezza che li spinge al rifiuto della maturità. Sono soggetti che si rifiutano di crescere e di assumersi le responsabilità che la vita ci mette davanti, rifugiandosi in un mondo fatto di adolescenti o di gente che soffre dello stesso tipo di problema. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle cause e i sintomi della sindrome di Peter Pan!

Sintomi della sindrome di Peter Pan

Più che di sintomi della sindrome di Peter Pan dovremmo forse parlare di comportamenti tipici del soggetto affetto da questo tipo di disturbo: propensione al divertimento, passione per i giochi e fuga dalla realtà sono alcuni degli atteggiamenti comuni di chi soffre di questa problematica, che non è neppure una vera e propria patologia. Dunque chi è questo Peter Pan? Senza dubbio uno che pensa solo a sé stesso, un narcisista che mette sempre gli altri al secondo posto e non riesce mai a prendere in considerazione le opinioni altrui, un eterno bambino che pretende di essere accontentato, che fugge di fronte ai problemi e che nella vita privata è in cerca di qualcuno che possa prendersi cura di lui, anche se ama più sé stesso che gli altri. L’egoismo e l’egocentrismo sono senza dubbio due sintomi tipici della sindrome di Peter Pan.

Cause della sindrome di Peter Pan

Le cause della sindrome di Peter Pan possono essere le più disparate, ma spesso dipendono dal modo in cui si è cresciuti in famiglia e dalle modalità con cui i genitori si prendono cura dei figli durante i primi anni di vita. Tendenzialmente questi Peter Pan troppo cresciuti sono sempre stati coccolati da mamma e papà e non sono mai stati costretti a prendersi responsabilità di alcun tipo. In parte, dunque, la colpa è di genitori troppo presenti o troppo pressanti, i classici mamma e papà iperprotettivi.  È sacrosanto tenere per mano i propri figli nella fase della crescita, ma poi bisogna lasciarli camminare da soli, altrimenti saranno eterni irresponsabili e spesso non riusciranno neppure ad avere rapporti sani con l’altro sesso. Non è un caso che queste persone tendano a cercare una donna materna o un uomo che vesta i panni di un papà.

Come guarire dalla sindrome di Peter Pan

Il problema di fondo è che questo eterno fanciullo in realtà vive bene così e non vuole affatto cambiare il suo modo di pensare. Il fastidio, più che altrom è quello di chi deve avere a che fare con lui nella vita privata e in quella professionale. Innanzitutto bisogna fargli prendere consapevolezza della situazione cercando di imporgli limiti da non oltrepassare, ma deve comprendere le motivazioni, altrimenti si comporterà come un bambino di fronte alla mamma che fa la voce grossa. Bisogna metterlo di fronte alle sue responsabilità e ai suoi errori e, se questo non dovesse bastare, come è probabile, bisogna affidarsi a un esperto, uno psicoterapeuta che possa davvero aiutare questo fanciullo troppo cresciuto.

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