Fino a qualche tempo fa il matrimonio seguiva un rituale le cui regole andavano seguite scrupolosamente e guai a chi le ignorava! Ma, come spesso accade con le regole, purtroppo o per fortuna molte cose sono cambiate nell’ambito del matrimonio e la possibilità di sposarsi come si preferisce (o a volte anche come si può) è cresciuta sempre di più, spazzando via alcune tradizioni di matrimonio che si possono dimenticare in nome del progresso. Vediamo quali sono!
Da che mondo è mondo, in ogni coppia che si rispetti lui porge l’anello a lei e le chiede la mano, giusto? Non più! Sempre più spesso, infatti, si sente parlare di “uomini che non si decidono“. L’intenzione c’è, ma il coraggio di fare il grande passo manca. E chi mette i pantaloni allora? Come al solito la donna. Una convenzione superata o un sogno romantico a cui la donna ha ormai rinunciato? Fatto sta che grazie ad una certa indipendenza raggiunta dalla donna, anche sotto l’aspetto finanziario, spesso è lei che intavola il discorso del matrimonio, chiede la mano di lui e presenta la lista degli ospiti, le fedi nuziali e la proposta di una data perfetta per sposarsi.
Se inizialmente erano ammesse varie sfumature di bianco per l’abito della sposa, che comunque indicavano il grado di “purezza” della sposa, oggi, i colori dell’abito nuziale possono variare dal rosa al rosso, al viola, al turchese, fino ad arrivare al nero, senza per questo simboleggiare una qualche macchia d’onore sul conto della sposa! Dato, poi, che anche le location di matrimonio sono cambiate e ci si sposa tanto in Chiesa, dove è ancora di rito entrare con il classico vestito bianco, quanto in luoghi diversi come il Comune, la spiaggia o la campagna, ecco che la scelta dell’abito da sposa colorato è quasi diventata scontata.
Un tempo sposarsi significava anche vivere insieme per la prima volta, ma oggi le cose non stanno più così. La convivenza può iniziare molto tempo prima del fatidico sì sull’altare, ammesso che questo arrivi mai. Così le coppie che già vivono sotto lo stesso tetto da tempo in genere hanno anche provveduto ad arredare la casa secondo i propri gusti ed esigenze. Proprio per questo, la lista di nozze spesso non prevede quasi più regali per la casa mentre le coppie più giovani fanno ad amici e parenti un’esplicita richiesta di denaro per la luna di miele o per un bebè in arrivo.
Quando il matrimonio era un desiderio agognato e sognato per tutta una vita anche la prima notte era una meta da raggiungere, tanto che quella di fare la luna di miele immediatamente dopo il ricevimento di nozze era non solo un diletto, ma una delle tradizioni più importanti del matrimonio, in quanto simboleggiava la fine dell’attesa e la realizzazione dell’unione perfetta con il sì. Oggi, invece, essendo venuta meno l’attesa di realizzare proprio quell’unione, sempre più sposi novelli scelgono di partire per la luna di miele… in data da destinarsi.
La torta nuziale a più piani nacque nel Medioevo e, fino a qualche tempo fa, era una tradizione di matrimonio importante. Si credeva infatti che più alta fosse la torta nuziale, (che ricreava l’idea di una montagna con gli sposi in cima e amici e parenti alla base), più numerosi fossero i sostenitori degli sposi, quindi più forte ne risultasse il matrimonio. Oggi il wedding cake design ha messo sempre più a dura prova la tradizionale torta di nozze che può perciò essere scelta nelle forme più svariate, di ogni altezza o colore, anche se la classica “torta a piani” resta sempre tra le più gradite.
L’atto reciproco di mettere le fedi al dito e tenerle per sempre lì è uno dei gesti più importanti del matrimonio tradizionalmente inteso. Mettere la fede al dito era un gesto di grandissima importanza perchè simboleggiava, anche davanti agli altri, il legame di matrimonio indissolubile. Eppure sempre più coppie, pur credendo fermamente al matrimonio e alla fedeltà reciproca, smettono di indossarla, motivando la scelta con una presunta scomodità dell’anello. Legittimate poi ancor più da noti personaggi che hanno fatto la stessa scelta di togliere la fede nuziale, come Pierre Casiraghi e William d’Inghilterra, queste moderne coppie declamano, in nome dell’amore libero dagli schemi, una nuova regola del matrimonio che recita: “lascio la fede a casa perché non ho bisogno di dimostrare che sono sposato per essere fedele”.
I genitori della sposa erano responsabili di tutte le spese del matrimonio, mentre l’uomo e la sua famiglia portavano in dote il possedimento di una casa o almeno di un terreno. Talvolta, in mancanza di questi requisiti, qualcuno finiva persino con il rinunciare al matrimonio! Pensate allora che bello il progresso che, a dispetto di questa bizzarra quanto restrittiva suddivisione di doveri, prevede adesso che una coppia si sposi senza badare a chi paga le nozze! Oggi, all’insegna della regola “paghi chi può”, sposarsi significa, forse più di prima, che un matrimonio celebra soltanto l’amore e non i possedimenti delle famiglie di origine! E questo, che ci piaccia o meno, è un bene. O no?