La data è stata scelta, la chiesa è stata prenotata, le bomboniere sono già in via di definizione ma mancano ancora le partecipazioni di matrimonio. Ne avete già viste tantissime, e in merito internet offre non solo centinaia di modelli, ma anche parecchi modi per risparmiare sulla stampa delle partecipazioni di nozze. Ma il vero problema è, “cosa scrivere”?
Innanzitutto si dovrebbe stabilire se a scrivere le partecipazioni saranno gli sposti stessi o i genitori, un tempo erano quasi sempre i genitori a invitare i cari annunciando il matrimonio dei propri figli, oggi invece, la formula più classica prevede che siano i futuri sposi stessi a scrivere i loro inviti.
Prima di tutto andranno inseriti il nome e il cognome di entrambi, e tutte le informazioni relative alla cerimonia e al luogo in cui si svolgerà, compreso l’indirizzo e l’orario del rinfresco. La maggior parte degli sposi si limita soltanto a questo genere di informazioni tecniche, e di qualche nota sul galateo, nel caso in cui, ad esempio, sia gradito un abito scuro o un abito lungo, altre coppie invece puntano all’originalità con frasi romantiche e versi in prosa tratti da grandi autori e scrittori. Potrebbe anche trattarsi di alcune citazioni tratte da una canzone, da una poesia, anche se in generale la scelta non è esattamente casuale, di solito ha un significato simbolico per gli sposi. Spesso queste frasi assumono persino l’aspetto di un messaggio che gli sposi dedicano l’uno all’altro. Di seguito vi proponiamo qualche esempio che potreste utilizzare per le vostre partecipazioni.
Un’idea molto romantica, che eviterà anche che la vostra partecipazione di nozze finisca nel cestino dopo l’evento, è sicuramente quella di far scrivere per intero qualche verso in prosa, o un classico della poesia romantica.
A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono ascolta mentre tu parli e ridi amorosamente.Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore e tremante come erba patita scoloro: e morte non pare lontana a me rapita di mente. (Saffo)
Due amanti felici fanno un solo pane, una sola goccia di luna nell’erba, lascian camminando due ombre che s’uniscono, lasciano un solo sole vuoto in un letto. Di tutte le verità scelsero il giorno: non s’uccisero con fili, ma con un aroma e non spezzarono la pace né le parole. È la felicità una torre trasparente. L’aria, il vino vanno coi due amanti, gli regala la notte i suoi petali felici, hanno diritto a tutti i garofani. Due amanti felici non hanno fine né morte, nascono e muoiono più volte vivendo, hanno l’eternità della natura. (Pablo Neruda)
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
(Kahlil Gibran)
Fra le mie dita tenevo un gioiello
Quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
E dissi “Durerà”.
Sgridai al risveglio le dita inconsapevoli
La gemma era sparita.
Ora solo un ricordo di ametista
A me rimane
(Emily Dickinson)