Un amore sconfinato, Fanta e Mohammed si sono detti sì

di Alice Marchese


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Si sono detto un sì tanto atteso, colmo di felicità ed emozione. E’ la storia di Fanta e Mohammed, due migranti arrivati nel 2019. Si sono sposati in Italia, nel piccolo borgo di Sassinoro, appena 619 abitanti, nel cuore del Sannio.

Fanta e Mohammed si sono sposati

Ospiti dello SPAR (Sistema per la Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati), oggi SAI (Sistema Accoglienza Integrazione). A condividere un momento di infinita gioia e dolce è il piccolo Crist, nato nel tragitto dall’Africa alla Sicilia.

Una celebrazione emozionante, che vede protagonisti due che non hanno mai rinunciato all’amore, sebbene la vita li abbia messi a durissima prova. Da un viaggio di cui non si conosceva la fine, è nato comunque l’amore. Al matrimonio c’erano tutte le persone più vicine.

Il matrimonio di Fanta e Mohammed

C’era Teresa, settantenne rimasta sola, che accompagna Fanta all’altare. Sara Luciano, la coordinatrice del progetto SAI, una dei due testimoni di nozze, non poteva perdersi un evento simile. Anche il sindaco Pasqualino Cusano era presente , che di Sassinoro è il sindaco.

Correva l’anno 2017 quando scelse di attivare il progetto SPRAR . Non tutti erano convinti: non lo era per esempio Mimì, che oggi sorride felice, indossando l’abito elegante da testimone della sposa.

“Oggi Gino Strada è con noi”

A pronunciarsi è il primo cittadino durante la celebrazione. “Oggi Gino Strada è con noi in questa piazza. Lui ha testimoniato, con la sua lotta quotidiana, che chi ha bisogno di aiuto deve essere aiutato, al di là del colore della pelle, della religione, della provenienza”. Lo riporta La Repubblica.

La storia di Fanta e Mohammed

La potenza dell’amore non viene annientata da niente e da nessuno, se lo si vuole davvero.  Fanta è scappata dal suo Paese per sfuggire a un matrimonio combinato. I due sposi erano analfabeti e disoccupati, ma la loro forza di volontà ha permesso loro di ricostruire la loro vita. Hanno studiato italiano. Mohammed ha iniziato a lavorare: tirocini e periodi di prova, poi è stato assunto da un’impresa edile. Nel frattempo è nata anche Mariama, la secondogenita.

Sara Luciano: “Integrazione reciproca”

“È stata un’integrazione reciproca perché i sassinoresi hanno aperto i loro cuori, ma Fanta e Mohammed sono andati casa per casa, persona per persona, a farsi conoscere. Li hanno coinvolti, li hanno chiamati quando avevano bisogno, hanno cercato il dialogo e la vicinanza ogni giorno, nel fare la spesa o nel chiedere aiuto per i bambini oppure anche solo per fare due chiacchiere”.

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