Virus Zika: cos’è, quali sono i sintomi e come prevenirlo

di Cinzia Rampino


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Dopo i casi di Virus Zika anche in Italia e in Europa, una certa preoccupazione aleggia nel Paese. Ecco che cosa dobbiamo sapere.

Che cos’è il virus Zika?

Il virus Zika è trasmesso da una zanzara e, allo stato dei fatti, si è diffuso in quasi tutto il Sud America .

Non si tratta di un nuovo virus in quanto era stato scoperto per la prima volta in Uganda nel 1947, nella foresta di Zika e negli esseri umani provoca una malattia nota come “Zika”, “malattia Zika”, o febbre Zika. Il virus è trasmesso da numerose zanzare del genere Aedes, soprattutto Aedes aegypti. Fino a pochi mesi fa, quando dal Pacifico è sbarcato in America Latina, era poco noto anche se da decenni colpiva le popolazioni africane.

Sintomi del virus Zika

Nella maggior parte dei casi l‘infezione, che si sviluppa dopo 7-14 giorni dalla puntura di una zanzara infetta, passa inosservata, oppure, causa febbre, macchie sulla pelle e congiuntivite; sintomi che passano in 2-7 giorni. A volte compare una artrite con dolori alle articolazioni per qualche mese.

La malattia è stata associata anche a una paralisi transitoria ma grave, chiamata sindrome di Guillain Barrè.

Come prevenire e curare il virus Zika

Anche se fino a qualche tempo fa il virus è stato ignorato, ora, a causa della diffusione anche in Europa di questa malattia, l’attenzione su questo virus, giunto anche in Italia, sta allarmando tutti e, negli ultimi mesi vi è stato un aumento impressionante dei casi nel solo Brasile. In particolare, il timore maggiore riguarda l’aumento delle segnalazioni di bambini nati con “microcefalia” (cranio piccolo secondario a una anomalia dello sviluppo del cervello durante la gravidanza).

<<In effetti non ci sono ancora prove sicure che sia l’infezione a provocare, o favorire l’insorgenza della malformazione>>, ha detto Giovanni Maga, virologo dell’Istituto di genetica molecolare del CNR a Pavia. <<Ma il fatto che il virus sia stato trovato non solo nella placenta nel liquido amniotico di alcune gestanti, ma anche nel cervello dei bambini in almeno due casi deceduti e sottoposti ad autopsia, è un elemento preoccupante che impone cautela>>.

A scopo precauzionale i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie americani (CDC di Atlanta) hanno consigliato di rimandare il viaggio alle donne incinte che fossero in procinto di partire per il Brasile o per uno degli altri 14 stati del Centro e sud America in cui è stata confermata la diffusione del virus. Lo stesso ha fatto il Centro Europeo per il controllo delle malattie (ECDC).

Bisogna fare attenzione a igiene, vaccinazioni e sorvegliare le malattie , anche quelle che si sviluppano nei serbatoi animali, che da un momento all’altro potrebbe diffondere.

http://www.ferrandoalberto.blogspot.it

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