Arriva una comunissima analisi del sangue per prevedere in tempo il rischio di eventuali anomalie genetiche. Si tratta di un test che non è per nulla invasivo e che spesso viene consigliato alle gestanti per via di valori anomali nelle analisi di routine o qualora la mamma sia in quella fascia d’età in cui questi controlli sono consigliabili.
E’ un test semplice e praticamente indolore, del tutto privo di rischi ma in grado di restituire gli stessi dati e le stesse informazioni che prima si potevano ottenere soltanto con un’amniocentesi o sottoponendosi a una villocentesi, esami più invasivi che, anche se in percentuale bassa, possono rivelarsi pericolosi per la salute del feto. Insomma, grazie ad un semplice test di laboratorio è possibile rilevare anomalie cromosomiche semplicemente analizzando il DNA fetale attraverso il sangue della madre.
L’analisi del DNA fetale attraverso il sangue della madre è già una pratica molto diffusa all’estero, mentre in Italia sono ancora pochissimi i centri in cui ci si può sottoporre al test che si esegue, come già detto, attraverso un comune prelievo di sangue a partire dalla decima settimana di gravidanza, anche se per avere i risultati bisogna aspettare 15 giorni.
È un test molto affidabile con un tasso di falsi positivi molto basso rispetto agli altri metodi, che peraltro sono anche particolarmente invasivi. Per saperne di più potete consultare il vostro medico o il vostro ginecologo che vi indirizzerà in un centro specifico in cui poter eseguire questo esame.