È un fenomeno molto comune per cui non c’è bisogno di preoccuparsi più di tanto in caso di tachicardia in gravidanza, a meno che gli episodi non siano molto frequenti. In tal caso è bene rivolgersi al proprio ginecologo che a sua volta potrebbe consigliarvi di fare eventuali altri accertamenti specialistici. Ma andiamo per gradi patendo proprio dai fattori che nella fase della gestazione possono provocare la tachicardia.
È in parte fisiologica, nel senso che bisogna tenere conto che l’aumento del battito cardiaco è dovuto in parte al peso del pancione che costringe il cuore a lavorare più del solito. Inoltre con la gravidanza c’è un circolo maggiore di sangue nel corpo per cui non è raro che più si procede verso la data del parto, maggiore è la tachicardia. Ma sicuramente bisogna anche tenere conto di altri fattori specifici, come lo stress per esempio, o altri disturbi, più o meno gravi, più o meno seri, che andranno accertati. Per esempio la tachicardia può essere provocata da ipertensione gravidica, pressione bassa, carenza di ferro in gravidanza e disturbi tiroidei.
Se si tratta di un episodio fisiologico, dovuto allo sforzo e al peso della pancia, non c’è alcun motivo di allarmarsi, ma a limite basterà sedersi e riposarsi un attimo. Tuttavia in caso in cui la tachicardia si presenti non più in modo blando, ma con una certa regolarità, sarà bene avvisare il medico per verificare quali siano realmente le problematiche che scatenano questo disturbo. Per esempio in caso carenza di ferrò basterà mangiare quegli alimenti che ne contengono tanto oppure assumere un integratore alimentare. A fronte di eventuali patologie invece bisognerà fare ulteriori accertamenti ed eventualmente seguire una terapia compatibile con la gravidanza.