Il termine di infertilità maschile, ovviamente, non è sinonimo di mancanza di virilità da parte dell’uomo. Un uomo può vivere una vita sessuale totalmente soddisfacente e completa e, allo stesso tempo, accorgersi di non poter avere figli.
La sterilità maschile può essere causata da tanti e diversi fattori, molti dei quali ancora in corso di studi. L’esame seminale, spermiogramma, è l’indagine di laboratorio principale a cui viene sottoposto un uomo in questa fase. Tale esame mette in evidenza solo un problema di cui bisognerà identificare la causa, o meglio, una concatenazione di cause possibili. Il sintomo principale dell’infertilità maschile è la impossibilità di procreare, accanto a una serie di possibili sintomi legati alle diverse patologi. Bisogna dire, tuttavia, che nella stragrande maggioranza dei casi, l’infertilità non ha sintomatologia.
Gli studi classici hanno individuato una serie di cause -per così dire gravi- che possono essere in fase di eziopatogenesi della sterilità. Esse a volte sono causa l’una dell’altra e viceversa. Ecco le più note
Le cause di infertilità sono spesso legate anche agli effetti di molti farmaci o terapie come:
La maggior parte delle ricerche degli ultimi anni si sta, sempre più dirigendo allo studio a quello che sembra essere il cuore del problema: il DNA. Dice il Dott. Lamberto Coppola in proposito: “Lo spermatozoo ha un’anima biologica che rappresenta il motivo della sua stessa esistenza: Si tratta del DNA la parte più nascosta e soprattutto più sensibile all’attacco dei radicali liberi (ROS)“.
L’idea che i radicali liberi potessero essere implicati nei processi di invecchiamento cellulare è stata ipotizzata per la prima volta da Denham Harman nel 1956. Grazie agli studi condotti da quel momento in poi si è visto che i ROS sono implicati nella brevità della vita del DNA nonchè in quello degli spermatozoi che, per questo motivo, non farebbero in tempo a fecondare l’ovocita pur essendo sani e morfologicamente precisi.
ll trattamento dell’infertilità maschile dipende dalla causa sottostante qualora questa venga individuata con certezza. Di solito i trattamenti necessari possono durare per lunghi periodi e prevedere spesso una cura di entrambi i partner. La FIVET, infine, è una terapia dell’infertilità di coppia che prevalica tutte le cause e le possibili terapie puntando a una fecondazione assistita.
Gli uomini che hanno un blocco dei condotti che convogliano gli spermatozoi possono sottoporsi ad intervento chirurgico per correggere il blocco. Nel caso di insuccesso, si può optare per tecniche di riproduzione assistita con spermatozoi prelevati dal testicolo.
Si tratta di un diverso tipo di blocco. La vasectomia può essere invertita in un massimo di 85 per cento dei casi, oltre il 50 per cento delle coppie possono ottenere una gravidanza dopo l’inversione della vasectomia.
In una piccola percentuale di casi (1 o 2 per cento), l’infertilità maschile è dovuta a problemi dell’ipotalamo e della ghiandola pituitaria (parti del cervello che regolano la produzione ormonale). In questo caso, il trattamento con gonadotropina corionica umana (hCG), ormone follicolostimolante ricombinante umano stimolante (rhFSH) (anche chiamato gonadotropina trattamento) può essere efficace.
Il trattamento di gonadotropina viene avviato con iniezioni di hCG tre volte alla settimana (o talvolta a giorni alterni) per un massimo di sei mesi. Gli esami del sangue vengono utilizzati per monitorare i livelli di testosterone nel sangue e aggiustare la dose se necessario. Se le cellule dello sperma non appaiono nel liquido seminale, dopo sei mesi di trattamento, ormone follicolostimolante ricombinante umano stimolante (rhFSH) è aggiunto anche questo è somministrato per iniezione. Il tasso di successo di questa terapia è alto e la maggior parte degli uomini sviluppa spermatozoi nel liquido seminale. 1-2 anni di trattamento sono necessari per ottenere una fertilità normale.
Il varicocele è una dilatazione di una vena (come una vena varicosa) nello scroto. Molti uomini con varicocele hanno una basso numero di spermatozoi nel liquido seminale o la morfologia degli spermatozoi anomala. La morte dello sperma pare essere correlata a una temperatura nei testicoli più alta del normale, un’alimentazione povera di ossigeno e il flusso di sangue scarso nei testicoli. Il varicocele può essere trattato chirurgicamente tagliando le vene implicate. L’intervento chirurgico, tuttavia, non sempre migliora la condizione di fertilità e spesso viene, perciò sconsigliato come terapia risolutiva. Un varicocele di lungo tempo può causare danni irreversibili che non possono essere trattati chirurgicamente.
Un’alternativa all’intervento chirurgico è la riproduzione assistita o l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI).
Infine, l’introduzione negli studi andrologici di metodiche per la valutazione dell’integrità genomica (DNA) ha permesso di individuare la causa celata in alcuni casi di infertilità inspiegata che presentava parametri seminali apparentemente nella norma. Questa strada di indagine mette, altresì, in discussione i criteri di scelta degli spermatozoi utili per le fecondazioni assistita, inducendo a considerare una terapia antiossidante come migliore alternativa.