Smartphone per bambini? Le 10 regole da adottare per un uso consapevole del cellulare

L’Associazione Culturale Pediatri ha sottoscritto insieme alla società medici per l’Ambiente (ISDE – International Society of Doctors for the Environment) ed APPLE (Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog) 10 semplici consigli per l’uso consapevole del cellulare per bambini e anche per adulti!

Per quanto riguarda i bambini, è bene sapere infatti che, poichè non si può escludere nel lungo periodo lo sviluppo, associato all’uso del telefonino, di forme tumorali, è decisamente meglio evitarne totalmente l’uso.

Vediamo le 10 regole da adottare per l’uso consapevole del cellulare e dello smartphone… per bambini e non solo.

  1. Usare l’auricolare per diminuire l’effetto delle onde elettromagnetiche sulla testa (quindi no al dispositivo blue-tooth)
  2. Evitare le lunghe telefonate; alternare spesso l’orecchio durante le conversazioni e limitane drasticamente la durata (alcuni minuti)
  3. Telefonare quando c’è pieno campo (tutte le “tacche”) altrimenti il cellulare aumenta la potenza delle emissioni sul tuo orecchio
  4. Durante la notte non tenere il cellulare acceso sul comodino o, peggio, sotto il cuscino (le onde elettromagnetiche disturbano il sonno). Non ricaricarlo vicino al letto!
  5. Durante il giorno non tenere il telefonino acceso in tasca o a contatto con il corpo, ma sul tavolo, nel cappotto o nella borsa
  6. Non tenere il cellulare acceso negli ospedali o dove sono presenti apparecchiature elettromedicali, sugli aerei e in presenza di persone con dispositivi quali pacemaker o apparecchi acustici
  7. Al cinema, a teatro, a scuola, il cellulare deve essere spento. L’uso del cellulare a scuola è vietato dalla legge
  8. L’uso del cellulare da parte dei bambini dovrebbe essere limitato alle sole chiamate di emergenza!
  9. Informarsi sul livello di emissioni (TAS in Watt/kg, l’intensità di campo elettrico in V/m) del proprio smartphone
  10. All’interno degli edifici il cellulare/smartphone aumenta la sua potenza di emissione: nei luoghi chiusi meglio usare la rete telefonica fissa (non il cordless).

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici come “possibili cancerogeni per l’uomo”, classificazione assegnata alle sostanze per le quali esistono limitate evidenze di cancerogenicità. In compagnia delle onde elettromagnetiche ci sono altri agenti classificati come “possibile cancerogeno” e sono i campi magnetici da elettricità, i vapori di benzina, i gas di scarico.

Del resto, Interphone, l’unico studio internazionale sulle emissioni elettromagnetiche causate dalla telefonia mobile, voluto nel 2000 dalla Iarc e conclusosi nel maggio 2010, non ha dimostrato il nesso causale certo tra uso dei telefonini e la possibilità di sviluppare tumori cerebrali. Ma, non è neppure riuscita ad escluderlo, visto che gli effetti sono misurabili soltanto nel lungo periodo. Lo studio ha dimostrato un aumentato rischio di gliomi (formazioni tumorali cerebrali di origine gliale) solo nel gruppo ad elevato utilizzo del cellulare, confermando parzialmente i risultati della review di Hardell, che aveva riscontrato una correlazione tra esposizione superiore ai 10 anni e aumentato rischio di neurinomi dell’acustico e gliomi ipsilaterali al lato di maggior utilizzo del cellulare.

Ma tutto questo vale soprattutto per gli adulti. Con i bambini, ricordano i pediatri ACP, deve valere il principio di precauzione. È quindi, meglio evitare che i piccoli si abituino a usare il cellulare come fosse un giocattolo, e sarebbe preferibile ritardare al massimo l’acquisto di un telefonino di proprietà del bambino.

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