Seggiolino in auto: che fare quando il bambino piange?

di Cinzia Rampino


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Il seggiolino dell’auto è una delle “questioni più spinose” dei bambini in viaggio che spesso sbraitano e urlano come ossessi alla sola vista del seggiolino stesso. Che fare dunque?

E’ molto semplice: al seggiolino non ci sono alternative ed è bene che il bambino lo sappia subito con assoluta certezza. Nessuna concessione. Il bambino se ne farà una ragione. Certo, le urla sono terribili, sembra che il piccolino soffra come fosse sotto tortura. A noi vengono le palpitazioni, uno stato d’ansia e rischiamo disattenzioni nella guida. Tuttavia, coccolarlo, prenderlo in braccio o, peggio ancora, viaggiare con il bebè in braccio, è pericoloso e la sicurezza è sempre la priorità.

Per alleviare la pena tuttavia, si possono trovare degli espedienti e cercare di arginare il problema: verificare con il bambino che il seggiolino non sia legato troppo stretto. Si può provare a non lasciare da solo dietro il bambino e ci si siederà con lui/lei.

Abituate i bambini a viaggiare in auto sin da piccolissimi in modo che non abbiano “scossoni emotivi” quando sarà il momento di affrontare viaggio e seggiolino. Per altro, in auto i bambini dormono di più e si addormentano più velocemente anche se ci sono eccezioni che confermano la regola.

Al “problema del seggiolino per i bambini”, tuttavia, non esiste una risposta giusta che vada bene a tutti. Bisogna provare ed avere un solo pensiero in mente: il seggiolino gli salva la vita: e questo è di gran lunga più importante di tutto il resto.

Se il bambino è grandicello provate a distrarlo con giochi o con la lettura. Provate ad abituarlo facendo dei viaggi brevi. I bambini capiscono sempre tutto anche quando sono piccolissimi e sembra che non ci ascoltino. Può capitare che da più grandicelli facciano finta di niente, ma in realtà ascoltano tutto, motivo per cui è importante non discutere o litigare in loro presenza. (Come battuta, ma neanche tanto, dico ai genitori che “tutto quello che dite verrà utilizzato contro di voi!”).

Comunque se piange disperatamente, sia sul seggiolino (che in altre situazioni) e avete verificato che sta bene, non ha caldo o freddo, non è legato troppo stretto, non ha il sole negli occhi… pazienza: piangerà e alla fine capitolerà. Cercate di non cedere e lasciatelo sul seggiolino. Cercate di parlargli dolcemente e approvatelo quando sta tranquillo. Pian piano collegherà il seggiolino con i viaggi e la visita a posti nuovi.

Potrebbe essere utile personalizzare il seggiolino con alcuni giochini preferiti, mettere musica che gli piace, raccontare favole. Comunque se nulla funziona, resistete e lasciatelo piangere le prime volte, fate delle prove quando fate degli spostamenti brevi e se continua a piangere, provate ad ignorarlo.

Prima o poi si rassegnerà e ripetetevi che quanto state facendo è per il suo bene, lo state facendo per la sua sicurezza, per la vostra tranquillità psicologica e anche per la sua autonomia.

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